Gli ascolti di La7 sono in caduta e il gruppo editoriale del Presidente Cairo punta sul servizio pubblico e sul canone per risollevare le sorti della rete

Far passare La7 come rete del “servizio pubblico Nazionale”. Questo l’obiettivo del patron Cairo che punterebbe proprio sul canone per risollevare la rete televisiva dal crollo di ascolti a cui è andata incontro. Una decisione, quella presa da gruppo editoriale del presidente del Torino che, almeno nel medio periodo, potrebbe portare nelle casse di La7 milioni di euro di canone, strappati alla Rai, e soprattutto sembrerebbe contare anche sull’appoggio della politica. Una scelta che sembra mantenersi assolutamente nel solco della strada presa da La7 in occasione del Referendum costituzionale prima, e delle elezioni in Sicilia dopo. Il palinsesto, infatti, è rimasto concentrato sull’informazione politica e sul talk show che, tuttavia, non si sono dimostrati sufficienti per reggere la concorrenza e rialzare gli ascolti. Se, infatti, da un lato questo tipo di palinsesto consente di tagliare i costi di produzione, (produrre un’ora di fiction costerebbe circa il triplo rispetto ad un’ora di talk show) dall’altro non permette di mantenere inalterata l’audience della rete. Ecco dunque che, proprio in questo contesto, si inserisce il tentativo di giocarsi, da parte di Urbano Cairo, la carta del servizio pubblico che gli consentirebbe di puntare sul canone. Una carta tuttavia non semplice da sfruttare: i vincoli del servizio pubblico sono infatti stringenti e il puntare sull’informazione, soprattutto politica, non basta. Il 90% dell’offerta della rete, infatti, dovrĂ  non solo essere disponibile in streaming ma la programmazione dovrĂ  puntare oltre che sull’informazione, anche su sport e intrattenimento. Una situazione certamente complessa su cui La7 ha prontamente voluto fare chiarezza tramite un comunicato ufficiale.

Il Palinsesto autunnale de La7 quest’anno si è acceso a pieno regime con la partenza di Non è L’Arena di Massimo Giletti e Atlantide di Andrea Purgatori e da oltre un mese siamo in piena, forte, evidente crescita d’ascolti. Lo testimonia il fatto che in prime time a novembre ( fascia 20.30 – 22.30) con il  4.40% di share medio siamo stabilmente sesta rete nazionale, davanti a Retequattro e molto spesso siamo al terzo e quarto posto nella medesima fascia oraria. Il confronto con lo scorso anno è a nostro avviso falsato perché l’impatto che un evento come il Referendum Costituzionale ha avuto su La7 è paragonabile ai Mondiali di Calcio o alle Olimpiadi per un’emittente televisiva che vive di diritti sportivi. E quindi non confrontabili i periodi. Insomma per questi motivi il titolo sulla “Caduta Libera”, non fotografa assolutamente la situazione degli ascolti di La7.


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capitanamerica70
8 anni fa

Quoto totalmente chi ha scritto di imbarbarimento culturale sia televisivo che calcistico:la Giorgio Mondadori comprata e svilita,con Airone che ERA una rivista bellissima,La7 che arranca e manda via quello che di buono ha,il Torino che è in attivo societario ma per quanto?Svegliati Cairo,non basta essere diventati Cavalieri del lavoro!Sei un… Leggi il resto »

1969RG
8 anni fa

A breve sarai ricordato come il piĂą grande bluff italiano.

1969RG
8 anni fa

Una piccola vittoria per uno come me,che ha smesso di guardare La7 e boicottare i core business dello Squallido Ipocrita,Avido,Bugiardo,Illusionista,Gobbo di BraccinoCairo.

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