Il ds del Torino Petrachi fa il punto sul calciomercato: “È normale che Belotti venga attratto anche dalle offerte indirette: un giocatore giustamente pensa anche ai soldi”
Vuole dire la sua sul caso Belotti anche Gianluca Petrachi. Il ds del Torino, arrivato in giornata a Bormio per assistere all’amichevole della squadra di Sinisa Mihajlovic, ha fatto un punto sul calciomercato in uscita, come in entrata. “Quando si sceglie un giocatore, c’è da fare un sacrificio. E se pensi che un giocatore valga, e valga tanto, allora lo paghi. Se punti un giocatore come Belotti, non sono i 10-15 milioni a fare la differenza per grandissime squadre come queste. Dipende quanto ci vuoi puntare. Belotti servito su un vassoio d’argento? No. A volte si dice che il Toro rifiuti certe offerte, non è vero. Andrea è un giocatore importante, quando arriva un’offerta importante la si valuta. Ma si sono fatte tante chiacchiere: e nessuno ha mai presentato una valutazione interessante per il giocatore, al di là del fatto che il Toro si sieda o meno a intavolare il discorso, come è naturale che sia nel calciomercato. Ma penso che ancora molti non abbiano capito il reale valore di Belotti”.
Continua poi Petrachi: “Noi non abbiamo ricevuto offerte consone. È arrivato qualcosa dall’estero che non ha mai entusiasmato le nostre aspettative. Io credo che un centravanti del ’93, vicecannoniere, titolare della Nazionale, con questi valore e forza, penso valga molto di più di altri giocatori venuti alla ribalta di recente. Ma non parlo per parte: quando alleni un giocatore, ti rendi conto del suo potenziale. Molti non hanno ancora capito la fame di Belotti, la voglia di fare gol, la potenza… Andrea ha avuto una crescita esponenziale in questi anni, e il suo percorso lo porterà ad arrivare a fare cose importantissime. È giusto che si prenda le sue soddisfazioni”. Sull’umore del Gallo, Petrachi dice la sua: “È inevitabile che chi ha giocato a calcio sa quanto possa cambiare la testa di un giocatore quando arrivano offerte che direttamente o indirettamente arrivano. Se un giocatore guadagna X, e poi l’offerta viene quadruplicata, allora come è giusto che sia uno ci pensa: il calciatore valuta la propria vita, il proprio portafogli e la propria moneta. Quello che è un discorso di ingaggio, però, ha anche alle spalle un’idea di come venga trattato il giocatore: io penso che nessuno abbia mai fatto un’offerta congrua per il suo valore”.
Cairo come Petrachi: “Stiamo trattenendo tutti i migliori, Barreca non si muove. Poi faremo anche altro”
Intervengono anche Cairo e Mihajlovic, nell’ambito della trasmissione Sky calciomercato. “Chi sarà il prossimo acquisto? Belotti!” dicono in coro. Continua Cairo: “Sono stato chiaro: l’ho detto apertamente, lo penso e credo sia una cosa buona per noi e per lui. Belotti credo che rimarrà al Toro, così voglio, l’ho detto chiaramente. Poi certamente faremo anche altro: ma avendo tenuto Belotti, Baselli, Ljajic, Falque, Zappacosta e quant’altro, faremo acquisti mirati: uno per reparto, che saranno però complementari a chi c’è. Quattro ne chiede il mister? Ma io gli avevo già preso Berenguer! Quindi quattro meno uno fa tre”.
Ancora Cairo: “Io adesso credo che per quanto riguardi noi e Belotti, abbiamo un ragazzo talmente perbene e serio e con grande moralità che difficilmente potranno accadere cose strane. Poi l’anno scorso è accaduto anche a noi con Maksimovic, che ha disertato il ritiro e ci ha lasciati in grande difficoltà perché noi avevamo fatto di tutto per tenerlo. E non è una bella cosa. Quando capitano cose del genere rimango dispiaciuto: i calciatori e le società devono avere un buon rapporto reciproco. Poi è chiaro che la gente debba essere motivata, ma poi bisogna a un certo punto farsene una ragione e fare un campionato come si è tenuti a fare. Poi le cose possono cambiare magari dopo un anno, ma è giusto mantenere gli impegni presi“.
Gianluca Petrachi parla poi di Barreca: “È un giocatore che piace alla Roma, ma noi stiamo cercando di confermare un gruppo che l’anno scorso ha fatto bene. Aggiungendo poi qualche innesto in più per provare ad arrivare in Europa. Il sacrificio è tenere tutti i migliori e poi puntellare la squadra. La volontà è di confermare il gruppo“.
Al di la del merito della questione di belotti, una squadra di livello NON può avere un dirigente come Petrachi
farispenti e’ un grigio burocrate che svolge l’ingrato lavoro per cui e’ stipendiato.se avete sentito le parole del proprietario,qdo parla di trattative,lo fa in prima persona,poi dopo,ma molto dopo,da uno zuccherino al suo fido paria.non m’interessa nulla del vociare,di chi segue i vari pedulla o testa a pera di marzio,di… Leggi il resto »
quindi? con ‘sta gente ho paura a “rilassarmi” 🙂
e poi non tirate troppo la corda, già è tanto se ne prende 3, speriamo almeno se non buoni almeno decenti…