Al tecnico non sono andati giù i fischi al senegalese al momento della sostituzione. Al Grande Torino niente omaggio a Beppe Bonetto, recentemente scomparso: occasione mancata

Il Toro stavolta non rischia: turnover ma non troppo e qualificazione portata a casa con il minimo sforzo ai danni del Carpi. Se in più si aggiunge un Gallo tornato al gol dopo 70 giorni (l’ultima volta era accaduto in Udinese-Torino, la gara prima del derby), una vittoria che di questi tempi non è scontata e un Falque che campionato o Coppa non tradisce mai allora le belle notizie superano per una volta quelle poco liete. Qualcosa, però, non è andato giù a Sinisa Mihajlovic: in particolare i fischi a Niang, a quel ragazzo che non è ancora riuscito a fare breccia nel cuore dei tifosi granata. Sarà il suo atteggiamento spesso al limite dell’indolenza, o più il fatto che sia arrivato a Torino con l’etichetta di giocatore imprescindibile per il gioco di Mihajlovic e quindi destinato sin da subito a fare la differenza.

Lo si aspetta ancora e nel dubbio…lo si fischia. Cronaca di un un amore mai sbocciato: il brusio alla sua sostituzione, ieri sera, non è piaciuto a Sinisa Mihajlovic, cosciente di quanto un ambiente più “accogliente” possa fare bene al senegalese. “Niang ha fatto bene, non mi sono piaciuti i fischi dei tifosi. Ha fatto qualche errore ma si può fischiare uno che non si impegna non uno che fa qualche errore. Così Niang non lo si aiuta. Lui è un patrimonio della società”. Lo ha rimproverato e spronato, pubblicamente e non, ora Mihajlovic lo difende. In attesa del Niang dei tempi migliori e risparmiato per sabato un Ljajic in calo nell’ultimo periodo, i granata ripartono ancora una volta da Belotti e Falque.

Sabato sera nello spareggio Europa League contro l’Atalanta sarà ricordata onorata la squadra brasiliana della Chapecoense, dopo la tragedia che ha colpito il mondo intero facendo ritornare alla mente il 4 maggio del 1949. Peccato che nella serata di ieri lo stadio Grande Torino non abbia potuto omaggiare Beppe Bonetto, recentemente scomparso: una piccola, grande dimenticanza visto il peso del “dottore” nell’ultimo scudetto granata ma non solo.


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severomagiusto
8 anni fa

E perchè non si parla di Butic? Altro che viceBelotti questo è anche meglio del gallo

severomagiusto
8 anni fa

Ma perchè perdere tempo a parlare di Niang ? E’ una merda c’è poco da dire . Umanamente e come calciatore. A Milano stanno ancora ridendo. Parliamo di Edera e Bonifazi piuttosto: QUESTI SONO IL TORO DEL FUTURO (insieme a Barreca, Baselli , Lyanco ) Vorrei capire perchè ad Edera… Leggi il resto »

mcmurphy
mcmurphy
8 anni fa

Sinisa si arrabbia perché ha capito che il bradipo Niang è il suo ennesimo flop e cerca di mascherarlo alzando la voce,accusando,facendo proclami da Brancaleone e facendoci credere che è un fenomeno e noi non capiamo niente di calcio… Sinisa,la tua fortuna è che sulla tua strada hai incontrato un… Leggi il resto »

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