Mihajlovic aspetta rinforzi di qualità, la corsa all’Europa è piena di ostacoli: alzare l’asticella per dimostrare finalmente di avere grandi ambizioni

Gli undici mila della sgambata contro il Monza e i migliaia che ieri hanno occupato il settore ospiti del Mapei Stadium: il legame viscerale tra il Toro e i suoi tifosi non conosce limiti, né si misura a seconda della competizione. Se l’ambizione dei tifosi e quella di Mihajlovic bastassero ad arrivare agli obiettivi prefissati ad inizio stagione il gioco sarebbe già fatto. Non è però abbastanza per tentare una scalata che vede al momento tante, troppe squadre coinvolte. “Abbiamo preso due giocatori ma ne servono altri, perché ci sono squadre più attrezzate di noi”, aveva detto l’allenatore serbo alla vigilia di Sassuolo-Torino.

Iturbe e Carlao a parte, dunque, Mihajlovic si aspetta ancora rinforzi che possano innalzare la qualità di un Toro che nel girone di ritorno dovrà superare se stesso. La corsa al sesto posto è proibitiva, la concorrenza agguerrita: e se i titolari deludono (l’involuzione di Ljajic è solo un esempio) serve nuova linfa dal mercato. Un segnale da parte della proprietà che dopo aver blindato Belotti e riscattato Falque ora deve dimostrare che davvero allenatore e società sono in grande sintonia, che davvero le ambizioni di Mihajlovic e Cairo coincidono, che davvero questa stagione non scivolerà via come le altre, se l’obiettivo dovesse farsi irraggiungibile.

Il rischio di salutare anzitempo la corsa all’Europa ed essere risucchiati nel “limbo dei senza-obiettivi” può ancora essere scongiurato: una alternativa di livello come Iturbe arricchisce il reparto avanzato ma non risolve ogni problema. Carlao è la scommessa, come ribadito da Mihajlovic, ma al giro di boa non è di sole scommesse che può vivere una squadra che da troppo tempo lotta per tornare a certi livelli.


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Roberto (RDS 63)
7 anni fa

Ma se l’anno seguente il miglior Toro della gestione Cairo, per capirsi l’anno della EL si e venduto Cerci e Immobile e li ha sostituiti con Amauri e Quagliarella ed in piena corsa per riandare in EL, con gli ottavi da disputare a gennaio prese il Tata rotto e con… Leggi il resto »

SpakkaLaGobba
7 anni fa

Riguardo all’inadeguatezza della sezione in inglese del sito societario, sollevai qui la questione mesi fa. Non ebbi neanche più il coraggio di controllare nuovamente, ma leggo qui sotto che niente pare sia cambiato. Mi vergogno io per loro… Pazzesco.

Roberto (RDS 63)
7 anni fa
Reply to  SpakkaLaGobba

Un altro indizio per capire quanto non gliene frega nulla del Toro al piccoletto e meno male che il suo campo è la pubblicità e la azienda madre si chiama Cairo Comunication…..

SpakkaLaGobba
7 anni fa

Complimenti a tutti voi fratelli per una sana discussione ???

Toro, come faresti senza questo Gallo?

Quello che Mihajlovic non può dire