Il brasiliano alla conferenza stampa di presentazione in bianconero ritorna sul suo trasferimento. Le dichiarazioni dell’ex Torino
Il passaggio di Gleison Bremer dal Torino alla Juventus fa ancora parlare di sé. Non solo perché in casa Torino, il mercato non ha ancora regalato un suo sostituto, ma anche per le parole fuoriuscite dal diretto interessato. Quest’oggi è infatti andata in scena la conferenza stampa di presentazione di Bremer in bianconero. Oltre a varie domande sulla sua nuova esperienza nell’altra sponda del Po, il difensore è voluto tornare anche agli anni passati in granata e alle settimane che lo hanno condotto ad accettare questo nuovo percorso sportivo. L’idea di cambiare aria ronzava da tempo nella testa del giocatore. Non è infatti soltanto l’ultima stagione da miglior difensore del campionato ad avergli fatto capire che i suoi orizzonti fossero destinati altrove. Un giocatore ambizioso, le cui aspirazioni di vittoria si intersecano al meglio con gli ideali juventini: “Da due anni volevo cambiare squadra per alzare il livello. Io sono la persona più critica con me stesso, quando arrivo a casa penso sempre dove posso migliorare e la Juventus è anche questo”. La scelta, per certi versi, è stata quasi naturale “Con il mio procuratore abbiamo parlato con diverse società . La Juventus è la squadra che mi ha colpito di più e che ha vinto di più. E’ una squadra che vuole vincere sempre ed è andata così”.
Bremer, “Chiellini? Un idolo. Ho scelto anche per i miei figli”
Bremer da tempo dunque meditava su un addio al Toro per ambire a palcoscenici ambiziosi. Non ci è riuscito prima, dopo l’ultima annata è stato impossibile rivederlo in granata. In queste stagioni di crescita esponenziale ha ammesso di essersi confrontato con un illustre confidente, vero e proprio simbolo di juventinità : “Anche due anni fa quando volevo andare via dal Torino ho parlato con lui. Prima di prendere questa decisione ho parlato con lui. Chiellini per me è un idolo e mi ha detto di non farmi condizionare. Ho chiesto a lui se potevo prendere la maglia numero 3 e lui mi ha detto di sì”. Non manca poi un virgolettato di spiegazioni ai suoi vecchi tifosi di un passaggio ai rivali storici che, come è logico che sia, resta di grande attualità : “I tifosi del Torino l’hanno presa male. Vorrei chiedere ai tifosi del Torino se per i loro figli non spererebbero qualcosa di migliore. Io ho scelto anche per questo. Sappiamo come sono i tifosi. Questo è il mio lavoro e io non ho mai detto di non voler andare alla Juventus”.
Per me facevi già schifo ma spero ora sia chiaro a tutti che troxa sei, un gobbo infido che ricorda gente come balzaretti e gobbonna, come loro fallirai e sparirai dal calcio che conta, perché chi tradisce il Toro la paga sempre. Ti saluta Morata gobbo di merxa.
Ma chi gli ha scritto un discorso simile, se lo stile juve è questo sono delle scimmie.. Ha pensato ai figli cosi non devono trasloccavano? Oppure sono i 1,5 ml in piu all anno. Ma perchĂ© devono dire ste cazzate per non dire semplicemente che la scelta è stata solo… Leggi il resto »
Sei un gobbodimm3rda! E sei giĂ il secondo che ci dipinge l’orango come un idolo. Ti auguro la normale fine dei giocatori cairesi quando vanno nel calcio che conta: il fallimento totale e l’oblio. Gli sarai utile solo per le loro plusvalenze false.