I bianconeri hanno attraversato un’estate di grande rinnovamento, ma le cinque vittorie su cinque partite danno conto di una solidità mai persa
Non chiamatela Juventus ridimensionata o in fase di transizione. Sì, è vero, la pesante sconfitta di Barcellona all’esordio in Champions League ha lanciato qualche segnale d’allarme, ma le cinque vittorie su cinque in campionato e il primato in classifica raccontano di una squadra ancora solida e affamata, nonostante il grande rinnovamento in sede di mercato. Via Bonucci, via Dani Alves ed equilibri difensivi da ricostruire, ma chi pensava ad uno shock – almeno iniziale – dei ragazzi di Allegri si è dovuto presto ricredere. Superato l’inatteso stop nella Supercoppa contro la Lazio, il club bianconero è entrato in fase rullo compressore, imponendosi su Cagliari, Genoa, Chievo, Sassuolo e Fiorentina. 14 gol realizzati e un nome che spicca sugli altri, quello del capocannoniere Paulo Dybala, autore di un avvio di stagione davvero incredibile con due triplette e altrettante reti isolate. Nel derby di sabato – ore 20.45 allo Stadium – sarà proprio lui il pericolo numero uno per il Torino di Sinisa Mihajlovic.
Estate di rinnovamento, dicevamo, con investimenti oculati sulla base del progetto tattico e occasioni colte al volo (leggasi Benedikt Howedes). La base da cui Allegri è ripartito è il 4-2-3-1 che tante fortune portò ai bianconeri nel corso della passata stagione., senza comunque dimenticare il 4-3-3 e il sempre utile 3-5-2. E così, spazio ad acquisti mirati sulle fasce, Douglas Costa e Bernardeschi, e al rinforzo muscolare in mediana, Blaise Matuidi. I punti fermi, però, sono rimasti immutati là davanti. Mandzukic è stato confermato come esterno mancino a tutto campo, tutto muscoli e sacrificio, Pjanic si è preso il centrocampo, ancora sulle spalle di Higuain il compito di aprire le difese avversarie. Ma qualcosa, con l’addio di Bonucci, doveva necessariamente cambiare. Il neo capitano del Milan, infatti, era una delle chiavi della costruzione. Privo di grandi capacità tecniche e di visione in retroguardia, Allegri si è dovuto adattare. La manovra ora passa dai piedi di Pjanic, spesso chiamato ad allinearsi sulla linea dei difensori, o attraverso verticalizzazioni dirette difesa-trequarti campo. Non pochi, però, i problemi riscontrati. In più di un’occasione, infatti, la Juventus si è trovata scoperta a centrocampo sul recupero palla avversario.
Nelle ultime uscite, Allegri ha provato ad ovviare al problema attraverso la maggiore compattezza dei tre trequartisti alle spalle di Dybala, ma i problemi dietro non sembrano ancora risolti (quattro gol subiti negli ultimi 270’). Maggiore sofferenza sulla catena di destra dove, per il momento, non sembra esserci un titolare affidabile: Lichtsteiner, De Sciglio, Barzagli e Sturaro si sono alternarti nel ruolo senza dare garanzie di continuità al tecnico toscano. La certezza, in ogni caso, è sempre Dybala. Il maggior dialogo con i compagni lo ha messo al centro della manovra offensiva; le enormi qualità tecniche hanno fatto il resto. Al Toro di Mihajlovic servirà il giusto mix di coraggio e concentrazione per uscire con i tre punti dallo Stadium, dopo che l’anno scorso l’impresa era stata solo sfiorata. L’imperativo è approfittare delle (poche) debolezze della Juventus, senza farsi schiacciare dalla maggiore qualità a livello di organico. Derby di cuore e di testa, senza paura.
Ma Dybala non è in Corea con Razzi per la pace nel mondo?
Boye’, non serve a nulla. Fa sempre la stessa cosa, (sbagliata) si fa accerchiare da tre avversari e puntualmente a testa bassa, perde palla. A meno che qualche rimpallo non lo favorisca e allora può saltare qualcuno. Acerbo e confusionario e cosa più importante non vede la porta. ( poi… Leggi il resto »
In Argentina giocava come punta centrale, su you tube c’e’ qualche filmato non era male. Poi da noi è stato adattato all’ala per mancanza di alternative. Secondo me è troppo pesante per quel ruolo, non ha il passo giusto.Non lo vedo fare 2-3 dribbling entrare in area….. Poi magari mi… Leggi il resto »
sarà, eppure lo scorso anno con fiorneitna e roma è stato semplicemente perfetto , parlo all’andata…. gli stiamo tutti concedendo credito perchè sembra avere numeri….e di norma ti da anche la possibilità di giocare palla lunga perchè in forma le prende tutte lui….. è anche vero però che è confusionario… Leggi il resto »
Speriamo diventi il nuovo Bale.
Sto scherzando ci basterebbe molto meno!
posso dire la mia minchiata?… 4-3-1-2 con Belotti Boyè … e centrocampo Acquah-Rincon-Baselli
Se giochi a due punte e togli a niang il compito di difendere , anche se è irritante al momento, io lo proverei come seconda punta… detto qeusto anche io sarei per il 4-3-2-1 con uno a marcare Dybala… ma se una cosa la sappiamo di questo allenatore è che… Leggi il resto »
scusa 4-3-1-2
facciamo un tempo a testa Boyè Niang?
se per te va bene lo dici TU a mihajlovic perchè io ho un po’ di mal di schiena e non posso muovermi…