Totti senza peli sulla lingua nella sua conferenza stampa dopo le dimissioni da dirigente della Roma e i motivi della scelta dell’ex capitano giallorosso
Quasi 90 minuti di conferenza stampa per l’ex capitano e ora anche ex dirigente della Roma, Francesco Totti. Dopo trent’anni di amore, gioie e dolori, finisce definitivamente l’era del “Re di Roma” nel club giallorosso. Nell’ora e mezza in cui Totti ha risposto alle moltissime domande dei giornalisti presenti nel salone d’onore del Coni, tutto esaurito per l’occasione, l’ex numero 10 ha espresso tutto il mal essere creato negli ultimi anni da parte della dirigenza e in modo particolare con James Pallotta e Franco Baldini con cui Totti stesso dichiara: “Non c’è mai stato un rapporto”. Escluso da ogni aspetto decisionale, anche sul nuovo allenatore Fonseca (al ritorno da Madrid, Petrachi era stato sorpreso con Fienga ma i due a questo punto non lo avevano coinvolto): “Non mi hanno mai chiesto, la mia opinione non è mai stata chiesta. L’unico allenatore che ho chiamato è Antonio Conte”.
Totti contro tutti: “Avevo chiesto di rispettare De Rossi”
In tutti i minuti della sua conferenza stampa Francesco Totti non ha risparmiato nessuno. Dal presidente a Baldini ai giornalisti e a chi ha minato la figura dell’ex capitano della Roma che oggi, lunedì 17 giugno 2019 (a 18 anni esatti dall’ultimo scudetto vinto dai giallorossi), lascia una parte della sua vita: “Morire farebbe meno male”, queste le dichiarazioni di Totti.
Nessuna decisione importante presa dall’ex dirigente romanista, e nessuna voce in capitolo; ne sul nuovo allenatore, ne sul prossimo direttore sportivo: Gianluca Petrachi. Totti non lo nomina mai (“Il direttore sportivo sarĂ quello? Boh..”, è un passaggio della conferenza stampa fiume), forse perchĂ© non sa se sarĂ lui o forse per rispetto per le trattative della dirigenza della Roma, ma in ogni caso nemmeno per quella figura ha avuto sicuramente voce in capitolo.
Ma lo pagavano?
Personaggio ingombrante e non abbastanza intelligente per capire che non avrebbe avuto spazio a sufficienza. Le “bandiere” tuttavia sono sempre state maltrattate. Subentra la volontĂ della SocietĂ di riappropriarsi della ribalta da loro a lungo occupata. La spallata per riprendersi il posto è sempre energica. Raramente ho visto recidere in… Leggi il resto »
alberto,sara’ignorante,ma non burino. mi è piaciuta la replica della societa’,che ha glissato alla grande riguardo i punti focali.
molto significativo.
mi piacerebbe sapere chi è il burattinaio di pallotta tacopina e saputo
Totti grande uomo, non ha voluto adeguarsi a un sistema sempre più lercio, gli americani hanno voluto deromanizzare la Roma e ci sono riusciti ma gli tornerà indietro come un boomerang, Roma non è Torino