Dopo Lazio-Torino, Mihajlovic fa chiarezza: “Deve capire che il gruppo è più importante. Rigore? Poteva starci. Espulsione? Un bacio troppo violento”
Sinisa Mihajlovic è motlo contento per come è andata la serata. E al termine di Lazio-Torino 1-3 commenta la vittoria della squadra, facendo chiarezza anche su alcuni punti chiave. “Avevamo bisogno di una grande partita e dare uno scatto al nostro campionato. È arrivata questa sera: sicuramente giocare 11 contro 10 aiuta, ma anche nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni per arrivare in vantaggio. Nel secondo tempo abbiamo fatto 3 gol e potuti fare altrettanti, penso che abbiamo visto meritatamente. Ljajic? Era una scelta punitiva: lui pensa sempre al singolo. Siccome non è un ragazzino, ma un giocatore importante per noi, mi aspetto sia decisivo. Siccome in settimana ha fatto più di qualcosa di sbagliato, l’ho mandato in tribuna. Ora torna, speriamo abbia capito la lezione. Ma la vittoria è anche sua. Ha sbagliato, per motivi comportamentali: le regole ci sono e vanno rispettate. Il gruppo conta sempre più del singolo. Se ha capito? Dipende da lui, non da me. Io mi comporto di conseguenza“.
Mihajlovic ha poi continuato: “Penso che quando vinci a Roma con la Lazio tutti abbiano fatto una grande partita. O non avremmo vinto. Abbiamo lottato su ogni pallone, sempre cercato di giocare e di subire. A me non piace parlare dei singoli. Se devo farlo, però, lo faccio su Berenguer e Edera: queste sono le risposte che un tecnico si aspetta quando un giocatore ha un’occasione. Hanno giocato bene e segnato“.
Sull’andamento del campionato: “Devo dire che non sono gli ultimi pareggi dove ci mancano i punti. Nelle ultime cinque gare abbiamo incontrato fuori Milan, Inter e Lazio e abbiamo fatto due pareggi e una vittoria. E con l’Atalanta abbiamo pareggiato. Ci mancano altri punti: ora non possiamo più guardare indietro, ma avanti. Dopo il ko con la Juve abbiamo perso sicurezza. Per questo ho deciso di ridare vecchie certezze alla squadra e cambiare modulo. Questa squadra ha tutte le carte in regola per lottare fino all’Europa“.
Sul rigore, Mihajlovic commenta in questo modo: “Non ho visto gli episodi. Ora c’è il Var, l’arbitro ha guardato e ha deciso così. Quello di Falque avrebbe potuto essere rigore. Molte volte si dà, a volte no. L’espulsione? Sembrava un bacio un po’ troppo violento”.
Il Mister ieri pur di pararsi il culo ha dovuto mettere il suo pupillo femminella in tribuna. Questo gli ha fatto capire – SPERO DEFINITIVAMENTE – una cosa basilare: CHI NON HA IL CUORE TORO SE NE DEVE ANDARE AFFANCULO . Infatti i risultati sono arrivati….
Mi sembra confermare la partita di ieri. Che un buon mix di esperienza(burdisso nkoulu molinaro valdifiori rincon sirigu) e di gioventù (berenguer edera) può dar risultati… L’importante è remare insieme… Vero Yang e liajc?che poi Mica non fosse un drago di sagacia lo si sapeva ma credo che se vuol… Leggi il resto »
Ripeto non era rigore. Come non era da espellere Ciro.