L’allenatore granata Mihajlovic sulla sfida contro l’Inter: “Loro giocheranno come fosse una finale. Dobbiamo ancora migliorare”

È già tempo di pensare alla prossima gara. Domani, ormai archiviato il pareggio contro la Lazio, il Toro di Sinisa Mihajlovic affronterà l’Inter a “San Siro”. Una gara delicata, che può permettere alla compagine granata di fare un ulteriore balzo in avanti in classifica.

Prima di ogni domanda, il tecnico vuole spiegare il lavoro della sua squadra: “Il Toro di oggi è al 50% delle sue possibilità. Può ancora migliorare tanto, sicuramente Ventura ha fatto un ottimo lavoro in questi anni, ma quando si prende una squadra nuova, e si vuole cambiare molto, bisogna ripartire dalle fondamenta. Ed è quello che abbiamo fatto in questi mesi, seguendo i miei principi“.

Le fondamenta delle mie squadre” dice Mihajlovic, “sono un approccio positivo alle gare, intensità in allenamento, pressing, recupero immediato, carattere, voglia, rabbia e principi di gioco. Stiamo ancora lavorando su questo, anche se le ultime prestazioni mi fanno pensare che stiamo costruendo lo spirito che dobbiamo avere. E siamo al 50%, ripeto“.

Il resto poi dipende dalla gestione delle gare: dagli schemi, all’intensità, alla gestione delle forze. Dobbiamo vedere e rivedere gli errori fatti, cercando di non ripeterli più. Tutto questo ci permette di crescere e diventare una squadra compatta; dentro questa crescita ci sono degli errori che ti fanno pareggiare partite, come contro la Lazio, che ti servono a migliorare delle cose. Per cui, chi pensa che questo sia il Toro si sbaglia: il Toro deve crescere ancora molto di più. E lo dico prima di una gara difficile, dove andremo cercando di vincere, ma conoscendo il valore e il blasone dell’avversario può succedere che si perda. Ma questo non deve frenare il nostro processo di crescita e quanto fatto finora: dobbiamo sempre cercare durante una gara di trovare e raggiungere i miglioramenti. E penso che un altro 30% possa arrivare lavorando insieme e applicandosi, il resto dipende solo da noi: tirare fuori qualcosa che forse ancora non sappiamo di avere. Se non si riesce a fare, allora dovremo prendere qualcuno che ci farà fare quel salto di qualità“.

Mi ricordo che quando arrivai all’Inter in molti si chiedevano come mai, con tutte quelle spese, non si vincesse nulla. Poi, poco per volta, la squadra è cresciuta. Noi siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo ancora lavorare. Noi questo lo sappiamo, vogliamo però che lo sappiano tutti“.

Su Icardi: “Se in una mia squadra può fare il capitano? Io non me ne sono mai preoccupato, devono scegliere i giocatori. Io non lo sono mai stato, ma mi sono spesso fatto sentire. Capitano non è portare soltanto una fascia, ma molto altro. È giusto che lo scelgono i compagni: se loro sono contenti, a me va bene“.

La gara di domani sarà difficile. L’Inter la giocherà come una finale: dentro o fuori. Noi dobbiamo approfittarne, ma anche prima di battere la Juve erano in crisi e l’hanno battuta. Se hanno fatto solo 12 gol è per un caso, hanno molte potenzialità. Noi possiamo colpirli e sappiamo come: non è facile segnare a Handanovic, ma dobbiamo evitare di ripetere gli stessi errori della gara col Milan. Non voglio regalare altri punti. Ci vorrà il miglior Toro“.

In 90′ la gara può cambiare moltissimo: conosco l’ambiente. So cosa può dare o togliere a una squadra in difficoltà“.

Quello che ho detto prima è per far capire che il Toro può essere molto di più di quello visto ora. Sappiamo che ci vuole tempo e tutto quanto spiegato in precedenza. Questa parte è importante per il processo di crescita: stiamo ancora lavorando sulle fondamenta, e su certi particolari che ti fanno crescere e che ti fanno fare la differenza“.

Nessuno si aspettava di vedere l’Inter così indietro. Noi andiamo lì per cercare di vincerla, sapendo però che ci sono degli avversari di fronte a noi. È un momento in cui dobbiamo dimostrare coraggio, andare lì e non pensare a chi dobbiamo incontrare, pensando a noi stessi, facendo le cose nostre. Se giochiamo da Toro possiamo battere chiunque, l’abbiamo già dimostrato. Abbiamo tutte le carte in regola per poterli battere“.

Noi lavoriamo sempre su tutti i fondamentali. È vero che abbiamo subito ben 7 gol su cross, palle alte. Perché? Non marchiamo bene. Su quello stiamo lavorando, è sicuramente uno dei pericoli di domani: l’Inter è una delle squadre che fa più cross in Serie A, Icardi lo conosciamo bene. Dovremo fare molta attenzione. È vero che comunque per questa gara abbiamo avuto poco tempo per lavorare: oggi faremo un po’ di tattica, ma questi aspetti li curiamo e li cureremo molto nelle prossime settimane. Dobbiamo migliorare lì: guardiamo solo la palla, spesso, e non l’uomo“.

Per un allenatore, la cosa più bella è quando vede che i ragazzi in campo lo seguono, cercando di mettere in pratica quanto si fa in allenamento. Loro sono tutti grandi professionisti, molto applicati, penso che dipenda dall’allenatore trasmettere le sue idee, incoraggiarli, far loro capire che con un certo atteggiamento ottieni i risultati. Poi i risultati vanno trovati, perché ti incoraggiano: il merito è tutto loro, perché io posso parlare tanto, ma poi giocano loro. E loro sono bravi. Ma ripeto, questo è il 50%, noi dobbiamo lavorare ancora. L’importante è mantenere questo atteggiamento“.

Non so se sarà un esame: per me è un solito giorno di scuola. Si fa quello che si studia, seguire la lezione, esprimersi e dire quello che si è imparato. Sapendo che se fai bene, prendi un voto alto“.

De Boer? Il nostro lavoro è fatto così: quando una squadra non fa bene è più facile cambiare allenatore che giocatori. Penso però che tutti debbano prendersi la loro percentuale di errori: un 33% tra allenatore, giocatori e società. Ma questo in generale: non so cosa succeda all’interno dell’Inter, non posso parlarne. Ma da allenatore a allenatore, spiace sempre. A parte quelli che mi stanno sulle scatole, per i quali sono contento (ride, ndr)”.

Sulla formazione di domani: “Sicuramente cambieremo qualcosa, ora devo capire in che reparto e quanti giocatori. L’atteggiamento sarà sicuramente quello giusto, e scenderemo sicuramente in campo con 11 giocatori. Lo ripeto sempre: ho 22 titolari, i miei giocatori stanno bene. Dopo l’ultimo allenamento di oggi avrò delle indicazioni, poi domattina sceglierò bene. Ancora non so chi giocherà, mi lascio sempre qualche dubbio. Ma sono sicuro che chi giocherà domani, e magari non ha giocato domenica, farà bene“.

Ancora sull’Inter: “Fa parte della mia vita passata, da giocatore e da secondo allenatore. È un ricordo bello, ma come ho detto resto concentrato sul presente. In nerazzurro ho vissuto 4 anni bellissimi, con esperienze e ottimi ricordi: sono sempre stato trattato bene, dal presidente Moratti, che mi spiace non vedere più in veste di qualcosa di importante. Una persona così perbene sarebbe sicuramente positivo per il calcio italiano, gli ho voluto molto bene“.

Un parallelismo tra Belotti e Icardi? “Icardi finora ha dimostrato più di Belotti, visto quanto fatto. Il Gallo deve ancora dimostrare tutto il suo valore. Hanno caratteri diversi, sono diversi, ma nel bene o nel male sono in grado di dimostrare quanto valgono. Icardi giocatore è da me stimato molto. L’uomo? Non lo conosco, non posso giudicare. Penso che serva trovare la medicina giusta, come sempre, per fare in modo che un giocatore renda dentro e fuori dal campo. È sicuramente una bella sfida per un allenatore avere uno come Icardi. Belotti da quel punto di vista è più tranquillo, forse; più quadrato. Chi preferisco allenare? Un grande giocatore, non mi interessa se più o meno quadrato. L’importante è che sia forte“.


71 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Bischero
7 anni fa

Hart è un buon portiere…di livello internazionale.ma donnarumma è un “alievi” che gioca in serie A…è fisicamente imponente tecnicamente valido e mentalmente fortissimo.abbiamo una grande tradizione come portieri…

deankeatonbig
deankeatonbig
7 anni fa

Quest’uomo non è mai banale,chiaro e diretto,non le manda a dire a nessuno,zero retorica,bada al sodo,bello ascoltare le sue conferenze stampa,prima e dopo..

Roberto (RDS 63)
7 anni fa

Ma sinceramente il Milan che ci ha battuto alla prima e che stasera per 24 ore può essere primo in classifica, secondo voi è superiore a noi?
Secondo me no…sbaglio?

Bischero
7 anni fa

Il milan ha sicuramente una rosa migliore della nostra…sull 11 base secondo me ci sono avanti.attacco a parte dove ce la giochiamo.

Roberto (RDS 63)
7 anni fa
Reply to  Bischero

Si in attacco siamo migliori, a centrocampo migliori loro in difesa non so……. ce la giochiamo, poi se guardiamo il calcio giocato finora migliori noi

Bischero
7 anni fa

Anche in difesa e in porta mi sembrano avanti….non di moltissimo(sopratutto in difesa).certo è che loro nel complesso hanno moolta piu esperienza…

Bischero
7 anni fa
Reply to  Bischero

Poi donnarumma è un fenomeno.diventerà piu forte di buffon se non si monta la testa.la parata di sabato all ultimo secondo è qualcosa di incredibile…

Roberto (RDS 63)
7 anni fa
Reply to  Bischero

Si Donnarumma è il futuro però anche Harth…. Comunque 11 gol subiti come noi…anzi 12 ora, e con due giocatori del Genoa liberi in area.

Hic Sunt Leones 61 (A.C. TORINO)©

io guardo spesso la differenza reti, secondo me da’ l’idea della reale forza di una squadra. Infatti al momento scopri che il Milan non dovrebbe essere cosi’ in alto in classifica, se fai la classifica in base alla diff. reti c’e’ qualche differenza interessante

Toro, 24 i convocati: out Castan

De Boer non cambia idea: anche contro il Toro sarà 4-3-3