Sinisa Mihajlovic presenta Torino-Sassuolo: “Questa stagione mi ha dato molto, ora servono idee chiare per il futuro, l’obiettivo è l’Europa”

Ultima conferenza pre partita della stagione. Il campionato di Serie A 2016/2017 sta per chiudere i battenti, e Torino-Sassuolo sarà l’ultima gara che vedrà impegnata la squadra di Sinisa Mihajlovic. L’allenatore granata interviene come di consueto nella sala conferenze dello stadio Grande Torino per fare il punto della situazione, al termine di una settimana particolarmente complicata, con la querelle del ritiro, promesso ma poi mancato, dopo la sconfitta con il Genoa, e dopo anche l’inaugurazione del Filadelfia. Ecco le sue parole in diretta live. “Ci sono alcuni giocatori che devono fare esperienza altrove, altri sui quali non conterò più e altri ancora che rimarranno nel Toro. Il Filadelfia? Era un momento che il mondo Toro aspettava da anni, e io sono stato orgoglioso di essere l’allenatore granata, per questo evento. Penso che solo chi conosce, capisce e onora il proprio passato è pronto ad avere un grande futuro“. dice Mihajlovic.

Avere un centro sportivo in città è poi sicuramente qualcosa di insolito. Dà emozioni forti. Avere un centro sportivo all’altezza porta qualche punto in più in campionato, perché noi con tutto rispetto, allenandoci in Sisport, non avevamo le condizioni migliori per allenarci e fare bene. Il campo quasi mai è stato in buone condizioni, l’altro era più piccolo. Spero che questo sia un buon punto di partenza“.

Dopo Genoa-Torino, “ho letto ricostruzioni molto fantasiose. E di presunti dissidi. Sono tutte fantasie, notizie totalmente inventate. Ma non voglio fare polemica, perché è l’ultima gara del campionato. Chi l’ha scritto si dovrebbe vergognare, se la propria coscienza glielo permette: non è un giornalista, ma un giornalaio. Ho parlato con la squadra, è stato un confronto tranquillo e sereno: loro hanno parlato, ci siamo detti quello che pensavamo. Siamo arrivati alla conclusione che comunque domani i ragazzi si impegneranno al massimo, per salutare al meglio il nostro pubblico che non ha mai fatto mancare il suo appoggio. Lo dobbiamo a loro, e a noi stessi: in casa abbiamo fatto un grande campionato, dobbiamo chiuderlo nel miglior modo possibile” dice Mihajlovic.

Il Sassuolo è una buona squadra, gioca bene. Le ultime due sconfitte sono arrivate da squadre che avevano più motivazioni: questo me l’han detto i ragazzi, ma io non condivido. Domani partiamo al pari: loro non hanno niente da dire di più in questo campionato, come noi. Quindi dobbiamo vincere“.

Ora, si pensa al futuro: “Il nostro compito sarà fare autocritica, ma anche ripartire dalle tante cose buone fatte. La stagione del Toro è stata positiva. Se vogliamo fare autocritica per migliorarci, dobbiamo fare dei ragionamenti sul perché, per esempio, in casa abbiamo giocato bene e fuori no; perché abbiamo subito tanti gol; perché non abbiamo sempre chiuso tutte le partite; perché abbiamo preso sconfitte evitabili. Dopo aver trovato le risposte, allora interverremo, modificando qualcosa. Noi stiamo lavorando per il futuro, con la società. Ma vorrei anche dire che nella nostra onesta capacità di fare critica, che da altre parti si sente poco, non facciamo comunque passare in secondo piano le cose buone fatte: abbiamo sempre giocato per vincere; penso che in molte gare la gente si sia divertita; abbiamo cercato e riportato lo spirito Toro nello stadio Grande Torino; abbiamo segnato tanto, con il terzo tridente in A dopo Roma e Napoli; abbiamo lanciato diversi giovani, ridato smalto a giocatori che venivano da prestazioni meno felici. E abbiamo migliorato tutta la rosa, che nel complesso vale di più. Siamo arrivati noni: è il massimo che si poteva fare con questa squadra, solo l’Atalanta è stata la sorpresa; davanti a noi abbiamo tutte le squadre più forti, dietro ci sono le altre. Potevamo fare meglio, ma le squadre a noi davanti sono più attrezzate di noi“.

Sul prossimo anno, “l’obiettivo è stare nel gruppo delle forti. Come l’Atalanta. Ma dipende da tante cose. Il mio contratto? Ce l’ho per un altro anno. Poi non so cosa succederà. Non è che ci penso: lavoro come se potessi stare qui dieci anni, o andare via domani. È il nostro lavoro che prevede questo“. Continua il tecnico: “Vedo da molte altre parti molto più entusiasmo rispetto a qui. Magari tutti si aspettavano subito l’Europa League, io avevo detto che era obiettivo di due anni. Secondo me abbiamo fatto un passo avanti: vedo molte critiche, volevo proteggere il lavoro mio e soprattutto dei miei ragazzi. Modificando alcune cose, miglioreremo anche l’anno prossimo. E se facciamo bene quanto vogliamo fare, abbiamo buone possibilità l’anno prossimo di migliorare questo campionato, che a sua volta è stato migliore di quello scorso. La nostra rosa, a parte Hart che ha giocato sempre, ha visto tanti giocato poco: Barreca, Valdifiori, Belotti solo la seconda parte del campionato, Ljajic e Iago, Castan, Zappacosta… Tutti giocatori che l’anno precedente non hanno fatto le partite con continuità. Erano tutte scommesse, ma proprio per quello, per quanto fatto, penso che la stagione del Toro sia positiva“.

Che cosa ha lasciato questa stagione a Mihajlovic? “Molto, da un punto di vista positivo. Poi ci sono sempre momenti positivi e negativi, ma sono soddisfatto, perché io cerco sempre di lavorare al massimo. La mia vita è legata al mio lavoro: essere l’allenatore del Toro, essere amato dai tifosi, che è la cosa bella, ma anche poter lavorare con questi ragazzi, che si sono sempre impegnati, dando il massimo tra pregi e difetti. Quando si guardano certe cose anche per il futuro, bisogna guardare a quello, anche per trovare le persone giuste che possano trasmettere almeno in parte quel che voglio io. Essere l’allenatore del Toro è per me un punto di orgoglio, per tutto quello che lega il Toro al loro popolo. Ho avuto molto più sensazioni positive in negative, che però si possono comunque trasformare in positive, guardando il bicchiere mezzo pieno“.

Sulla formazione: “Scelgo come ho fatto sempre. In porta andrà Hart due centrali saranno Rossettini e Moretti, poi ci sarà davnti alla difesa Valdifiori, con Acquah e Baselli. IN avanti, il tridente con IagoBelottiBoyé“.

Su Belotti: “Ha un contratto. Dovremo decidere una data entro la quale scegliere se vorrà restare o rimanere. Sicuramente si farà. Se ci sarà, saremo tutti contenti; se non ci sarà, arriveranno soldi e noi ci faremo le nostre ragioni, rispettando la sua scelta e reinvestendo sul mercato. Il modulo penalizza il Gallo? L’obiettivo non è giocare con un modulo, ma di avere lo stesso rendimento e atteggiamento in casa e fuori casa. Formazioni, numeri e sistemi di gioco vengono in secondo piano. Più giocatori bravi hai in rosa, maggiori possibilità hai di raggiungere l’obiettivo“.

Sull’Europa: “Dipende sempre dal mercato che si farà. Terminato quello, capiremo se saremo o meno da Europa. Cercheremo di comprare giocatori adatti al nostro modo di vedere il calcio. La società sa quello che ci serve, e cercheremo di prenderlo: non sempre si riesce a fare tutto quel che si vuole. Dipende da chi si riesce a prendere, da chi andrà via. Poi si faranno i conti“.

Sui prossimi allenamenti: “Per cercare di avere un contatto con i tifosi, nel bene come nel male, anche quando abbiamo fatto brutte prestazioni, non ho mai deciso di chiudere le porte. Ci saranno giorni nei quali i tifosi potranno esserci, e altre no. Come sempre. A Genova abbiamo praticamente sempre fatto le porte aperte: non si potevano mai chiudere, solo il sabato, per gli schemi di palle inattive. E siamo quasi arrivati in Europa League: non si inventa l’acqua calda, non c’è bisogno di nascondere nulla. Ma ci sono dei momenti che richiedono la squadra tranquilla, o di provare qualcosa che davvero è meglio fare da soli. Penso che sia giusto che i tifosi assistano: l’anno scorso quasi non se ne sono visti. Il dispositivo di occultamento del Filadelfia? A me non interessa, non è nemmeno bello. Chi l’ha voluto avrà avuto le sue ragioni. Noi siamo riusciti a cambiare solo alcune cose, ma niente di che“.

Su Lyanco e Milinkovic-Savic: “Il primo ha dimostrato di essere pronto, l’altro invece no. Se dovessi decidere oggi, direi così. Poi magari quando si comincia, si rivedranno le cose. Ma secondo me ci sono alcuni giovani che devono andare a farsi le ossa altrove. Se li vogliamo migliorare, è giusto che giochino da qualche altra parte. Poi, se fanno bene, tornano e sono pronti. Per i giovani la cosa più importante è giocare e migliorare. Solo così si cresce; se stai in panchina e giochi poco, allora è difficile tu possa crescere. Noi puntiamo molto sui giovani, ma alcuni non sono ancora pronti per fare i titolari nel Toro. Se poi fanno bene, l’anno dopo tornano e sono titolari. Se no, pazienza“.

Sugli altri giovani: “Barreca è l’unico che ha dimostrato di poter giocare titolare. Gli altri, dal mio modesto punto di vista, hanno bisogno di andare da altre parti e migliorare. Il nostro compito ora è proprio quello: avere le idee chiare. Io ce le ho“.


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graziano
8 anni fa

E intanto Tacktsidis sta giocando bene come difensore centrale. Magari ha trovato il suo ruolo. Potrebbe essere un’idea: è nostro e a noi serve un centrale di piede sinistro.

graziano
8 anni fa
Reply to  graziano

Di testa sono tutte sue, è molto attento e poi ha un ottimo piede per fare ripartire l’azione. E bravo Rastelli!

mick talbot
8 anni fa

Gli entusiami ci sono stati. A fiammate, però. Non ben spalmati lungo l’intera annata. Questa distribuzione evidenzia, e Miha forse a ragione a lamentarsene, più i momenti di calo che quelli di forma. Le partenze sparate poi generano sempre grosse aspettative. E poi noi siamo noi. Noi celebriamo il nostro… Leggi il resto »

nonno
nonno
8 anni fa
Reply to  mick talbot

Commento critico ma costruttivo. Alleluia, ci sono ancora dietro al puro disfattismo.

cuneese67
cuneese67
8 anni fa

Mandando via valdifiori si capisce a quale livello sia la preparazione e l’intelligenza tattica del mister attuale. È l’unico giocatore che sa fare la fase difensiva e impostare il gioco è svariare anche sul fronte della medianatura. Complimenti bravi mandatemi via . Che pazzia

TRAPANO
8 anni fa
Reply to  cuneese67

Valdifiori ? Ma se è della forza di Venturin dai su …Vives 100 volte meglio, almeno aveva grinta, valdifiori è uno stracchino ….

Fabio75
8 anni fa
Reply to  TRAPANO

No, Valdifiori è un buon rincalzo e basta. Non fa la differenza in regia, non è insuperabile nella fase difensiva: se una squadra ha come obiettivo il 10° posto va bene, se vuole l’Europa ha bisogno di un altro giocatore. Non dimentichiamoci che Valdifiori ha una sola stagione come degna… Leggi il resto »

Roberto (RDS 63)
8 anni fa
Reply to  TRAPANO

Concordo con te, in quel ruolo molto meglio vives, forse un pochino meno preciso ma più cagnaccio di centrocampo.

Gibbs
Gibbs
8 anni fa

Vives tutta la vita. Vaso di fiori è una ciofeca mondiale…

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