Cairo si è espresso sul futuro del Meazza ma i tifosi chiedono interventi per quel che riguarda gli impianti del Torino
A un evento tenutosi a Milano, riguardante la città di Milano, a Urbano Cairo non poteva che essere chiesto un parere sul futuro dello stadio di Milano. Nascono in questo contesto le dichiarazioni d’affetto pronunciate del presidente del Torino nella giornata di mercoledì nei confronti di San Siro: “Da milanese che è andato molte volte allo stadio non sono per l’abbattimento di San Siro. Sono legato a San Siro come tutti i ragazzini che negli anni ’60 e ’70 andavano allo stadio, è un impianto che deve essere preservato e tutelato. Per quello che mi riguarda, San Siro lo considero un qualcosa di speciale”. Dichiarazioni che però hanno fatto storcere più di un naso nella tifoseria granata, perché più che di San Siro vorrebbero che il presidente si preoccupasse degli impianti che riguardano il Torino.
Stadio Grande Torino: il problema delle ipoteche
Sempre a proposito dello stadio milanese, Cairo ha anche aggiunto: “Mi rendo conto che ci sia esigenza da parte di Inter e Milan di avere uno stadio nuovo”. Un’esigenza, questa, che in parte potrebbe avere anche il Torino: se non proprio di un impianto totalmente nuovo, almeno di uno di proprietà. C’è l’Olimpico Grande Torino che è di proprietà del Comune ma acquistarlo non è affatto semplice per via delle ipoteche presenti sull’impianto: servirebbe quindi uno sforzo anche da parte della Giunta comunale per togliere le ipoteche (come avvenne per quelle che erano presenti sul Filadelfia). Certo, una sollecitazione costante alle istituzioni cittadini per portare all’ordine del giorno la questione potrebbe aiutare.
Il Robaldo dopo 6 anni non c’è ancora
C’è poi la questione Robaldo: era l’8 marzo del 2016 quando il Torino si è aggiudicato il bando per l’area che sarebbe dovuta diventare il quartiere generale del settore giovanile. Sono passati oltre sei anni e da allora nulla è cambiato: subito dopo l’inizio dei lavori di bonifica, avvenuto negli scorsi mesi, è arrivato uno stop a causa del ritrovamento di rifiuti tossici e amianto. Infine il Filadelfia, rimesso a nuovo a inaugurato nel 2017 ma, cinque anni dopo, non ancora completato in tutte le sue parti: mancano ancora gli ormai celebri lotti 2 e 3 (quest’ultimo è quello in cui dovrebbe sorgere il Museo). Senza considerare il problema del sistema di oscuramento del campo montato la scorsa estate che ha fatto infuriare gli abitanti dei palazzi adiacenti (oltre che i tifosi) e che ha già subito danni a causa delle folate di vento rendendolo, in parte, inutilizzabile.
Filadelfia incompleto e chiuso ai tifosi
Ironia della sorte, più o meno nelle stesse ore in cui a Milano il presidente del Torino, Urbano Cairo, parlava di San Siro, di fronte al Filadelfia l’ex presidente del Torino, Gigi Marengo, annunciava che il Comitato difesa del Toro (a cui hanno aderito molti Toro Club) ha inoltrato una lettera di diffida alla Fondazione Filadelfia chiedendo che almeno il cortile venga aperto. Sono passati oltre due anni dall’ultima volta in cui i tifosi granata hanno potuto mettere piede all’interno dell’impianto, la pandemia di Covid non ha aiutato e ha reso obbligatorio tenerlo chiuso per un certo periodo di tempo, ora è però comprensibile che in tanti chiedano di poterci tornare. Anche a Torino ci sono diversi impianti a cui pensare.

Ma perché continuare a “pretendere” determinate cose granata da questo personaggio?lui è milanese e milanista,mica torinese e tifoso del Toro….😤😤
LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI (TIFOSI DEL TORO) CHE ENTRATE questo è il cartello che andrebbe esposto all’ingresso di Fila e Robaldo fino a quando ci sarà questo piccolo e vanitoso pagliaccetto al comando, perché, come credo sia ormai chiarissimo a tutti, il signor Direi Bene ci ha presi solo… Leggi il resto »
A me piaceva quando la primavera giocava al Filadelfia.quando il Torino vinceva i derby, quando non si perdeva per 0a7.