Ai microfoni di Radio 2, Cairo non nasconde le ambizioni del suo Toro: “A Ventura non piacevano le pressioni, ma ora con Mihajlovic la parola Europa la dico”
Il presidente del Torino Urbano Cairo è intervenuto ai microfoni di “Italia nel pallone”, programma di Radio 2. Il massimo dirigente della societĂ granata ha esordito parlando dell’attuale ct della nazionale Giampiero Ventura: “Sono contento per Ventura che dopo cinque anni con noi in cui ha raggiunto buoni risultati, tra cui l’ottimo percorso in Europa League, sia arrivato in Nazionale. Nella seconda parte della mia presidenza abbiamo iniziato una politica basata sui giovani. Giovani di prospettiva che, prima con Ventura e ora con Mihajlovic, stanno ottenendo ottimi risultati come Belotti, Zappacosta, Benassi, Baselli, Barreca ma che stranieri come BoyĂ©. Anche Sabatini, che è uno che ne capisce di calcio e ha scoperto tanti giovani, voleva BoyĂ© ma siamo riusciti ad arrivarci prima noi”.
Cairo ha poi parlato degli obiettivi del Toro: “La parola Europa la dico. Non la dicevo prima perchĂ© non volevo mettere troppa pressione su Ventura, visto che sapevo che non gli piaceva essere sotto pressione, invece con Mihajlovic, che è uno che la pressione la cerca a colazione e a cena, facciamo discorsi in cui la pressione non ci tocca. E quindi perchĂ© no? Abbiamo una squadra con il sesto miglior attacco europeo, un buonissimo centrocampo e una difesa che sta crescendo possiamo sperare di raggiungere quell’obiettivo. I tifosi sono contenti e lo siamo anche noi, dobbiamo continuare a pensare in grande. La squadra che abbiamo allestito, magari puntellandola in qualche zona, credo possa ambire ad ottenere una qualificazione europea. Ci crediamo tutti e o possiamo ottenere qualche risultato importante”.
Poi il presidente granata ha parlato degli errori commessi nei suoi primi anni da presidente. “Nel passato qualche errore l’ho fatto, avvicendando allenatori in maniera eccessiva, ma era sbagliata la strategia, puntavo su giocatori che magari erano arrivati. La cosa piĂą facile era cambiare allenatore, ma questa non è mai la soluzione. Se uno fa la scelta di un allenatore poi lo deve sostenere, a meno che non ci siano problemi insanabile tra l’allenatore e la squadra”.
Infine, alla domanda se questo è il Toro piĂą forte nei suoi anni di presidenza Cairo ha risposto: “Credo di sì, ma il campo dirĂ se sa sarĂ così o no”.
Braccino. ..con tutta la pubblicitĂ che sta facendo a Belotti…sarĂ uno scherzetto venderlo a 70/80 milioni (se non di piĂą). Basta vedere il titolone della Gazzetta…fino a 3 mesi fa…sulla Gazzetta dello sport…x leggere un trafiletto di 3 righe sul nostro Toro…bisognava cercare a pagina 15… (e non sempre venivano… Leggi il resto »
Se non sarĂ quest’anno sarĂ fra 2anni…ma Belotti partirĂ sicuro…spero solo ( x lui ) che vada in un club a giocarsi la Champions ( e quindi no dalle merde e in Italia in generale ). Braccino con i soldi incassati (almeno 70/80) rifaccia lo Stadio nuovo tutto Granata. Allora… Leggi il resto »
Si sono svegliati!