Daspo in Primavera: da quelli per i posti non rispettati all’esperimento sociale

Non è la prima volta che i tifosi della Curva Primavera sono puniti con il Daspo: un anno e mezzo fa il Tar aveva però annullato i provvedimenti

75 provvedimenti Daspo ai tifosi appartenenti al gruppo Torino Hooligans e, per 71 di loro, denunce per violenza privata, aggravata, travisamento, porto di strumenti atti ad offendere, accensione e lancio di artifizi pirotecnici, rissa nonché violenza e lesioni a incaricato di pubblico servizio. Sono queste le sanzioni con cui sono stati puniti i tifosi più caldi della Curva Primavera dopo la rissa in Torino-Inter dello scorso 23 novembre e i fatti precedenti avvenuti durante Torino-Napoli.

Curva Primavera: i Daspo del 2018

Non è la prima volta che, negli ultimi tempi, i tifosi più caldi della Primavera vengono puniti con tali provvedimenti: all’incirca un anno e mezzo fa, in dieci erano stati puniti sempre con il Daspo per una doppia violazione del regolamento d’uso dello stadio. Non si erano seduti nel posto a loro assegnato nel biglietto d’ingresso all’impianto. I provvedimenti erano poi stati annullati dal Tar, dopo i ricorsi presentati dai dieci tifosi. Ma l’adozione dei Daspo nei confronti di quei dieci tifosi aveva fatto discutere, considerato anche anche in Maratona e nelle altre curve d’Italia è difficile trovare tutti i presenti ordinatamente seduti ai loro posti.

Solidarietà dei tifosi

Ora le accuse mosse nei confronti dei 75 componenti dei Torino Hoolingas sono ben più gravi rispetto al non sedersi nel proprio seggiolino: nonostante ciò negli ultimi giorni gli ultras stanno ricevendo sempre più la solidarietà da parte di comuni tifosi, uomini e donne ben lontani dal mondo del tifo organizzato. Le tante mail inviate alla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ma anche alla Sindaca di Torino Chiara Appendino e al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ne sono la testimonianza.

La violenza, è bene specificarlo, va condannata. Di questo, oltre a chi scrive, ne sono convinti anche i comuni tifosi che ora stanno pensando di portare avanti azioni legali contro il Torino per i fatti del 23 novembre e chi ha scritto al Viminale per chiedere chiarezza su quanto accaduto. In particolare dopo la conferenza stampa del Questore Giuseppe De Matteis, che ha spiegato come quello di far entrare in Curva Primavera i tifosi di altre squadre sia stato una sorta di “esperimento sociale” realizzato in accordo con la società granata. Esperimento sociale a cui i tifosi sono stati tenuti all’oscuro e che ha coinvolto anche i Torino Hoolingas che, sempre secondo la Questura, “hanno dimostrato nel tempo di avere una particolare inclinazione all’illegalità ponendo in essere, in occasione delle partite del Torino, condotte violente, provocatorie e offensive contro le tifoserie ospiti, le forze dell’ordine e la società del Torino Calcio nonché prevaricatrici nei riguardi dei tifosi normali della curva Primavera”.