Da Cairo a Comi, il Torino si domanda: “Perché a Lecce era rigore e qui no?”. Sul fallo di mano di De Ligt i granata hanno da recriminare

“Io avevo colpito la palla di testa, nel girarmi ho visto che De Ligt l’ha presa nettamente con il braccio”. Il momento era concitato, eppure Andrea Belotti ha seguito con occhio lucido quanto stava accadendo al minuto undici del primo tempo di Torino-Juventus. Tanto che, a chi gli mostrava la foto nel dopogara, il Gallo ha risposto di non averne bisogno. Di avere visto tutto perfettamente. Così è stato, nei fatti. Lui sfiora il pallone, il 4 bianconero lo tocca inequivocabilmente con il braccio. Doveri fa partire un breve consulto col VAR, ma poi lascia correre senza procedere con l’on-field review. Increduli, gli altri granata: Verdi aveva addirittura già sistemato il pallone sul dischetto. Da Cairo a Comi, le voci granata sono di aperta polemica. Un altro derby macchiato dai soliti dubbi arbitrali, che questa volta si inseriscono in un flusso di interrogativi che da molte parti d’Italia si è levato all’indirizzo dell’AIA, di Nicchi e Rizzoli: sui falli di mano la chiarezza non c’è. C’è invece una discrezionalità che infiamma il campionato settimana dopo settimana.

Belotti, Cairo e Comi, il Toro chiede: “Perché a Lecce sì?”

Così ancora Belotti: “Dispiace perché in altre partite sono stati fischiati rigori meno clamorosi di questo, purtroppo l’arbitro ha avuto un’idea diversa”. Così invece Comi e Cairo in coro: “Perché a Lecce sì e qui no?”. Già, in Lecca-Juventus il protagonista era lo stesso – De Ligt – e la dinamica perfettamente analoga: c’è anche una deviazione precedente (di Lucioni), ma la distanza dalla quale proveniva il pallone, era tale da poter permettere al difensore di avvicinare il braccio al corpo. Ma, esattamente come accaduto al “Grande Torino”, l’olandese lo ha fatto troppo tardi.

De Ligt, rigore o non rigore: dall’AIA poca chiarezza

Valeri (con il benestare del VAR Pasqua) diede rigore in Puglia, Doveri (e Maresca) no in Toro-Juve. Il regolamento in tal senso è lacunoso, nonostante le modifiche dell’ultima estate. Ma al di là della norma è la sua applicazione a impressionare in negativo: gli arbitri paiono non avere una linea comune.

Nel derby ha pagato il Toro, che ora recrimina (giustamente). Dai vertici arbitrali sia fatta chiarezza, una volta per tutte.

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ultimo aggiornamento: 03-11-2019


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max
max
4 anni fa

Per fare chiarezza dovrebbero ammettere che in Italia i casi delle merxxxxe fanno giurisprudenza sportiva e che tutti (arbitri federazioni e media) si adeguano a quanto la ovini’s family decide. Quindi ciò non accadrà

max
max
4 anni fa

Bremer a Parma si è protetto il viso, senza quindi aumentare la superficie del corpo con il braccio: per tutti è giusto dare la seconda ammonizione ed il rigore. Callejon con la Roma colpisce con il tricipite, tenendo tutto il braccio aderente al corpo: per tutti rigore giusto. De Ligt… Leggi il resto »

tony polster
4 anni fa

Non dare quel rigore e’ una vergogna. Comincia a darlo e poi vediamo.intanto il gobbetto olandese avrebbe giocato meno libero di testa con il fardello del rigore.eppoi non sta in cielo ne in terra che TUTTI i difensori debbano difendere con le mani dietro la schiena (e quindi svantaggiati) tranne… Leggi il resto »

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