All’Olimpico di Roma i due ex compagni di reparto al Toro duelleranno a distanza: il passato e il presente granata uno di fronte all’altro
In comune non hanno semplicemente il Toro ma la squadra che ad entrambi ha fatto da trampolino di lancio. PerchĂ© per Ciro Immobile e Andrea Belotti, che pure in granata si sono sfiorati nella stagione del ritorno del napoletano dopo le esperienze non felici tra Borussia e Siviglia, la squadra torinese è stata importante ma anche decisiva. Il primo si è preso una grande rivincita, rilanciato da Ventura nella stagione migliore dei granata dal ritorno in Serie A, quella culminata con la qualificazione in Europa League. Ventidue reti in A, il titolo di capocannoniere, la possibilitĂ di strappare un contratto di valore. La parentesi tra Germania e Spagna, il ritorno (e l’accoglienza da eroe a Caselle, nel gennaio del 2016) sotto la Mole laddove nel frattempo Andrea Belotti stava crescendo e guadagnando spazio.
L’arrivo di Immobile al Toro, il secondo, ha giovato soprattutto al Gallo. In quegli ultimi mesi, senza la “zavorra” Quagliarella che lo aveva praticamente sempre limitato, Belotti aveva cominciato a segnare con continuitĂ prima di esplodere definitivamente la stagione successiva, con l’arrivo di Mihajlovic. Il gol nel sangue, anche se l’attuale momento di appannamento del Gallo ha fatto storcere il naso a molti tifosi granata. Ciro Immobile in biancoceleste ha una media spaventosa, migliore anche di quella ottenuta in maglia granata. Con la Lazio, infatti, in 59 gare ufficiali, ha segnato 45 gol, per una media di quasi un gol a partita. Con la maglia del Toro in 48 presenze le reti sono state 28, media inferiore a quella che attualmente sta consentendo a Immobile di viaggiare a ritmi esagerati.
Il cruccio di Andrea Belotti resta sempre il gol: in campionato non segna da due mesi e mezzo, si è sbloccato in Coppa Italia ma il Gallo post infortunio ha dato segni di miglioramento solo sabato, nel secondo tempo contro l’Atalanta. Per l’attaccante quella dell’Olimpico sarĂ la partita ufficiale numero 89 in maglia granata: la media realizzativa è calata per colpa dell’astinenza, ma il Gallo continua a garantire al Toro un gol ogni due partite. ChissĂ che una grande sfida come quella contro l’attuale partner in Nazionale non possa finalmente farlo risvegliare dal torpore.
Signorina Crocifisso
Matematica 2!
Ciro portò entusiasmo e fu bello finché durò.. Un paio di settimane forse.
Cioè la media di 28 reti in 48 partite sarebbe molto meglio di quella di 45 reti in 59 gare???
E proprio vero che a parlar di calcio ormai ci si può metter chiunque.
Parlare di calcio con nozioni un po’ confuse di aritmetica ma forse anche di logica nella costruzione del pensiero. Ma ci facciamo andar bene tutto dai!