L’attaccante granata, alla sua terza stagione, parla ai microfoni dei media presenti nel ritiro in Valtellina
nostro inviato a Bormio
Josef Martinez è al suo terzo anno in granata. L’anno che dovrebbe coincidere con la sua definitiva consacrazione nel campionato di Serie A, dopo una stagione piuttosto difficile. “Cosa mi aspetto? Ovviamente molto” dice lui durante l’incontro con i media in quel di Bormio. “Mi aspetto di fare meglio dello scorso anno, quando ho avuto meno spazio e meno minuti di ciò che pensavo. Ma sapevo che l’importante era fare il massimo in quei minuti che avevo a disposizione”, prosegue.
“Mi aspettavo di giocare di più e fare più gol, spero che questa stagione possa andare meglio. In che posizione? Nel 4-3-3 ho già giocato in passato come esterno d’attacco. Se mi trovo meglio? Non è una questione di sistema di gioco”.
Poi sulla concorrenza agguerrita, specialmente se arriveranno Ljajic e Iago Falque: “Anche l’anno scorso avevo tanta concorrenza, questo aspetto non mi spaventa: vuol dire che devo fare ancora di più per giocare: non avverto pressioni ma devo aspettare il mio momento”.
Può essere l’anno della consacrazione di Martinez, quello decisivo? “Io ho quattro anni di contratto, e certamente spero di fare ancora meglio dello scorso anno. Dove preferisco giocare? A destra o sinistra non importa, è uguale”.
Si passa poi a un confronto di metodo tra Ventura e Mihajlovic: “Preferirei non farne, ognuno ha il suo staff e non credo sia giusta, è una cosa che non mi piace. Certo, si vede la differenza in campo, giochiamo di più la palla in attacco con il nuovo tecnico il mister ha detto che sì, abbiamo delle cose da tenere in considerazione sugli schemi, ma ha anche detto che dobbiamo sentirci liberi di fare quello che ci sentiamo. Pretende che diamo il massimo, sempre: in campo come in allenamento”.
Sui compagni più giovani, Aramu, Barreca e Parigini, Martinez non ha dubbi: “Hanno una grande voglia di fare bene. Anche Belotti è giovane e ho avuto modo di giocare con lui lo scorso anno. Mi sembra di vedere lo stesso atteggiamento da parte dei più giovani, in questo ritiro. Iago Falque e Ljajic? Se arriveranno saremo contenti di averli con noi”.
Una battuta anche su Ajeti: “Abbiamo giocato contro in Svizzera. Se è uno che picchia? Eccome (ride, ndr)!”.
Contento te? Figurati noi…
In prestito i 2 Sudamericani. Si equivalgono in zona realizzativa. Teniamoci i nostri vivaioli e valutiamo a gennaio
MA QUANDO C***O FIRMANO? che sfinimento Pres.
Fa già caldo…. aggiungici l’ansia che abbiamo … mi sa che a stasera io non ci arrivo 🙂