Salvatore Sirigu è il protagonista di Torino-Inter: salva i granata e convince Mazzarri. Adesso l’obiettivo è la Nazionale
Salvatore Sirigu. Un ruolo di protagonista che sembra scritto nel nome e che, al Grande Torino, l’estremo difensore granata ha tradotto in pratica. Se infatti in casa Toro da ieri si può festeggiare una storica vittoria casalinga contro l’Inter, arrivata a ben 24 anni di distanza dalla precedente, una gran parte del merito è sicuramente del portierone granata. Novanta minuti giocati ad altissimo livello contro un avversario che, come confermato dallo stesso Sirigu nel post partita, se avesse agguantato il pareggio o addirittura la vittoria non avrebbe probabilmente demeritato. Nel primo tempo nega la gioia del gol a Icardi e nel corso della partita si rende protagonista di una lunga serie di interventi che, appunto, salvano il Toro e gli regalano, insieme al gol di Ljajic, i tre punti. E se è vero che il destino di un uomo è segnato anche dal nome, quello di Sirigu si è certamente compiuto in Torino-Inter.
Sirigu, da qui non si passa: il portiere del Toro è una sicurezza
Sirigu? Non servo io per descrivere quello che sa fare“. Già, non servono le parole del Presidente Cairo o i complimenti di Luciano Spalletti nel post partita per descrivere quello che Salvatore Sirigu è stato in grado di fare al Grande Torino. Che l’estremo difensore del Toro fosse in piena forma lo si capisce nel primo tempo quando devia in corner la conclusione di Icardi, protagonista di un giro al volo sul corner, il primo di una lunghissima serie, battuto da Cancelo. È il primo miracolo dei novanta minuti del portiere granata. Un copione che si ripeterà ancora, e ancora e ancora. “Abbiamo meritato la vittoria per quello che abbiamo dato in campo”, commenterà Sirigu al termine del match e lui di certo, in campo ha dato tutto. La porta dei granata , infatti, sembra stregata per i neroazzurri che sul finire del primo tempo e per una buona parte della ripresa assaltano letteralmente l’area del Toro scontrandosi però, costantemente, con il portiere granata. Dopo Icardi, infatti, è la volta di Candreva e poi di Perisic: non si passa e per l’Inter Sirigu è davvero un ostacolo troppo alto per essere superato.
Sirigu, dalla Francia all’Italia: dopo il Toro, la nazionale nel mirino
Al suo arrivo a Torino, Salvatore Sirigu aveva raccontato in più di un’occasione la sua volontà di ritrovare una dimensione che all’estero sembrava aver perso e l’obiettivo può dirsi pienamente centrato. Ora, però, è tempo di pensare anche al futuro. Il cambio di allenatore ha indubbiamente messo la permanenza in granata di tutti i giocatori in discussione, spingendoli a giocarsi le proprie carte per ottenere non solo la fiducia di Mazzarri ma anche la riconferma per la prossima stagione. E tra questi, Sirigu sta certamente mettendo in campo una lunga lista di motivi, al di là del contratto in scadenza nel 2019, per cui il Torino dovrebbe affidarsi all’ex Psg anche per la prossima stagione. Ma se il futuro in maglia granata non sembra essere in discussione, un altro obiettivo si riaffaccia sulla strada di Sirigu: la Nazionale. “Può solo essere una conseguenza del bene che farò a Torino. Non mi piace fare proclami, non sarebbe giusto” aveva dichiarato durante la conferenza di presentazione dopo il suo arrivo all’ombra della Mole. E senza proclami ma con fatti indiscutibili ed evidenti, la strada sembra essere esattamente quella. Se davvero la Nazionale dovrà essere una conseguenza di quanto fatto al Toro, Sirigu può certamente puntare ad una convocazione e a convincere quello che sarà il futuro ct Azzurro. Intanto, però, il Torino si gode il suo “Salvatore”.
BRACCE-MOZZE E LECCAPIEDI IN MARATONA ANDATEVENE
Venduto…. sicuro sicuro
Questo e’ un grande portiere,senza di lui avremmo 6 o 7 punti in meno,e questo si nota ancora di piu’ dal momento che i suoi predecessori sono stati il mediocre Padelli che solo Ventura poteva promuovere titolare o Hart simpatico e folcloristico ma solo un briciolino meglio del valtellinese.Purtoppo per… Leggi il resto »