Cosa è andato e cosa no nella sfida di Coppa Italia tra Torino e Carpi: si sblocca il Gallo, Milinkovic stupisce, qualche errore di troppo per Molinaro
Serata di buone notizie che ha visto protagonista, ieri sera, il Torino di Mihajlovic. I granata superano comodamente il Carpi per 2-0 passando il turno di Coppa Italia che li proietta direttamente agli ottavi di finale contro la Roma e, soprattutto, ritrovano il Gallo Belotti finalmente tornato al gol. Aspetti più che positivi che, tuttavia, non nascondono qualche ingenuità di troppo da parte della formazione di casa. Vediamo dunque cosa è andato bene e cosa, invece, no nella sfida del Grande Torino.
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Il risultato. Nessun problema per il Toro che, contro un avversario modesto ma comunque combattivo, archivia con una prestazione tranquilla e sicura la qualificazione agli ottavi di Coppa Italia. Ordinaria amministrazione per i granata che onorano nel migliore dei modi la manifestazione disputando una partita ordinata, imponendo il loro gioco e chiudendo con un 2-0 che torna a far sorridere la formazione di Mihajlovic. Un risultato che da fiducia e che potrebbe rappresentare una spinta in più anche in vista della prossima partita di campionato.
Il ritorno al gol di Andrea Belotti. Parlare di ritorno del Gallo è probabilmente prematuro ma la prestazione e il gol di ieri sera sicuramente fanno tirare un sospiro di sollievo all’attaccante, alla squadra e ai tifosi. Aveva bisogno di segnare per sbloccarsi, soprattutto mentalmente, e il match contro il Carpi lo dimostra. Inizia sottotono, come le precedenti partite, segna e dopo il gol il suo rendimento si impenna. Le reti sbagliate di un soffio confermano come non sia ancora al top ma la strada è sicuramente quella giusta.
I giovani. Turnover limitato per Mihajlovic, che non vuole correre rischi, ma che garantisce comunque il giusto spazio a chi, finora, ne ha avuto ben poco. L’avversario non crea particolari problemi al Toro, vero, ma è comunque positiva la prestazione di Bonifazi, mai impiegato fino a ieri in gare ufficiali. Molto bene anche Gustafson, autore di alcune belle giocate tra cui lo splendido cross che per poco Belotti non trasforma in rete, ed Edera che, nonostante il poco tempo a disposizione, riesci a mettersi in mostra con risultati più che soddisfacenti.
La punizione di Milinkovic. Oggetto quasi sconosciuto fino alla sfida contro il Carpi, Milinkovic ha l’occasione giusta per presentarsi al suo pubblico e la coglie alla perfezione. Pochissimi problemi per il portierone granata, attento su quei pochi tentativi creati dal Carpi e soprattutto su un paio di retropassaggi azzardati dei suoi compagni, sul finire della partita si trasforma in vero e proprio protagonista. Davanti allo stupore del Grande Torino, è lui ad andare sul pallone per quella che sarà l’ultima vera azione del match: punizione per il Toro e Milinkovic-Savic manda il pallone a infrangersi contro la traversa. Da applausi.
Flop
La disattenzione di Molinaro. Se è vero che il Carpi non crea molto e soprattutto non mette mai il Torino in serio pericolo, è altrettanto vero che le disattenzioni da parte dei granata non sono mancate. Il retropassaggio di Molinaro ne è l’esempio perfetto. A mettere in seria difficoltà Milinkovic, infatti, ci pensa proprio il terzino granata che lo serve in retropassaggio rischiando di riaprire una partita che sembrava ormai in archivio. Errore grossolano, soprattutto vista l’esperienza di un giocatore come Molinaro.
I fischi a Niang. Che Niang debba dare una svolta alla propria stagione è fuori discussione. Lo ha più volte detto lo stesso Mihajlovic che, nonostante stimi l’attaccante non ha mai nascosto che è ancora lontano dall’essere il giocatore visto in passato. Tuttavia, i fischi del pubblico questa volta sono davvero ingiustificati: la sua partita va, come sempre, a sprazzi ma il rendimento contro il Carpi è più che sufficiente e gli assiste per i gol dei granata lo dimostrano. Adesso, da lui ci si aspetta il definitivo salto di qualità.
Milinkovic, Bonifazi ed Edera speranze per il futuro. Ma se penso a cosa aveva fatto sperare Boye lo scorso anno e cosa è invece ora, mi rendo conto che occorrono certezze. Niang dovrebbe esserlo e non lo è. Per me non lo sarà. Non nel Toro dove brillera sporadicamente. Non… Leggi il resto »
Flop il suo acquisto a prescindere. Con i 25 milioni spesi per lui e Berenguer si poteva prendere qualcuno più utile alla causa come Zapata che anche chi non conosce il calcio avrebbe capito che è forte.
Niang non si può lamentare dei fischi, deve dare molto ma molto di più.Chi è causa del suo mal …… Il Gallo ha ancora le scorie fisiche del periodo di stop. E’ un po’ più lento ed i tiri partono un po’ più fiacchi. Ancora un mese e sarà quello… Leggi il resto »
Da come ho visto la partita, diciamo che con il Carpi (certamente non entrato in campo con la sua formazione migliore) il Toro ha fatto quello che ci si aspettava come “minimo Sindacale” in una gara come questa, niente di più e niente di meno. Bene Vanja, Kevin, Lyanco e… Leggi il resto »