Dalla mentalità, al risveglio di qualche singolo, fino agli errori marchiani in difesa. Ecco i Top & Flop di Torino-Lazio 2-2

Alla fine arriva il pari. Contro la Lazio, in una sfida valevole per il consolidamento del quarto posto, granata e biancocelesti non si fanno male. Ci provano, tanto, ma si portano a casa un punto a testa tutto sommato giusto. Ecco i Top & Flop della sfida al “Grande Torino”.

TOP

LOTTARE FINO ALL’ULTIMO SECONDO: è come quando, di fronte a un dieci in pagella, i bambini si sentono dire dai genitori: “hai fatto solo il tuo dovere“. È vero, perché il Toro deve, dovrebbe essere sempre così. Soprattutto se vuole ambire a posizioni invidiabili. Ma è giusto elogiare un profondo cambiamento di mentalità che si è notato, da subito, con il cambio in panchina. La foga, a volte, porta a gravi errori; ma porta anche a continuare a insistere, anche quando tutto sembra perduto. Il 2-2 conquistato su rigore al 92′ ne è la prova. Il Toro ha fatto il suo dovere. Ma bravo lo stesso, Toro.

IL REGISTA RITROVATO: lotta, difende, imposta. Mirko Valdifiori sta tornando il giocatore che la Serie A ha apprezzato a Empoli e che a Napoli ha patito probabilmente il triplo salto in avanti di categoria. Nelle prime apparizioni in granata ha faticato, ma si vedeva la crescita continua del giocatore, che ieri è stato praticamente perfetto. Non a caso, il primo gol è praticamente figlio suo: palla recuperata a centrocampo, filtrante da urlo per Zappacosta che crossa per la testa di Iago Falque. Azione magistrale, partita dai piedi di chi dovrà illuminare la manovra della squadra. Ci sta riuscendo alla grande.

LA PROVA DEI TERZINI: Barreca e Zappacosta sono il presente e il futuro del Toro. Senza dubbio. Anche ieri, i due giocatori hanno dimostrato di essere in crescita esponenziale, partita dopo partita: arano le corsie laterali in continuazione, concedono poco o nulla in difesa e si fanno trovare pronti in attacco, sfornando cross pericolosi a ripetizioni. L’ex Primavera, poi, gioca come se fosse un veterano, dimostrando di non temere nessuno. E i tifosi se lo coccolano.

L’ATTACCO DEL TORO: o meglio, la fase offensiva. Il Toro segna. Segna sempre. E ha ora il secondo reparto avanzato migliore di tutta la Serie A. D’altra parte, con questo potenziale, sarebbe stato difficile pensare al contrario. E in una giornata dove, per una volta, il Gallo Belotti incide di meno, ci pensano Ljajic e uno straripante Iago Falque, aiutati da tutta la squadra. Si può non vincere sempre, ma se si va a rete con questa regolarità sarà anche difficile perdere molto.

FLOP

LE DUE RETI SUBITE: in entrambi i casi derivano da errori tecnici della difesa. Sul primo, che resta comunque un gran gol di Immobile, la marcatura di Zappacosta è troppo approssimativa (il terzino fa infatti ammenda a fine partita). Il secondo è, invece, la classica rete che in Serie A non può essere subita: mischia da angolo con un giocatore tutto solo a fare il bello e il cattivo tempo. Mihajlovic, a fine gara, si arrabbia. E giustamente: “Siamo in Serie A, non è possibile prendere gol così“, dice. Ha ragione, e non sono errori che si possono correggere in allenamento. Bisogna solo tenere alta la concentrazione. E avere meno paura possibile.


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