Quello di domani sarà il primo derby della Mole per il portoghese della Juventus, ma il Torino nella storia ha già giocato e vinto contro campioni simili
Il Torino di Walter Mazzarri è atteso all’esame Juventus, una partita che, inutile ricordarlo, ha un valore certamente differente rispetto alle altre gare di campionato. Quest’anno la squadra di Massimiliano Allegri, oltre ad avere il solito organico di grande qualità tecnica, ha in più un giocatore che a Torino si è portato dietro 5 Palloni d’Oro: Cristiano Ronaldo. Per il portoghese quello di sabato sabato sarà il primo derby della Mole della sua carriera, ma per il Torino non sarà la prima stracittadina nella quale dovrà fare i conti con fuoriclasse simili: nonostante ciò negli anni è riuscito a ottenere vittorie indimenticabili.
27 marzo 1983, Torino-Juventus 3-2: Platini e Rossi ko nel giro di 3 minuti
Uno dei derby della Mole più spettacolari della storia è sicuramente quello del 27 marzo 1983. Quella partita, quei pazzi 90 minuti, o meglio, quei tre minuti che hanno cambiato la storia di quel match, vengono ricordati e tramandati a chi non c’era ancora. I bianconeri avanti 2-0 grazie ai gol di Paolo Rossi e Michel Platini, entrambi vincitori del Pallone d’Oro (il francese si è aggiudicato quel premio per tre volte), vennero ribaltati dalle reti in tre minuti di Beppe Dossena, Loris Bonesso e Fortunato Torrisi. Eppure quella Juventus non aveva nulla da invidiare all’attuale e poteva contare anche su calciatori come Dino Zoff, Gaetano Scirea, Antonio Cabrini, Marco Tardelli e “Zibi” Boniek.
Anche Sivori e Baggio ko contro il Toro
Altro grande stella per la Juventus è stata Roberto Baggio. Il Divin Codino ha indossato la maglia bianconera dal 1990 al 1995 e nel corso dell’ultima stagione, contro un Torino tecnicamente non di certo superiore all’attuale, fu sconfitto sia all’andata che al ritorno: 3-2 e 2-1 i risultati di quei derby con grande protagonista Ruggiero Rizzitelli. Negli anni precedenti non va dimenticanto un secco 2-0 per i granata grazie alla doppietta di Walter Casagrande. Quella era la stagione della finale di Coppa Uefa contro l’Ajax e della celebre sedia alzata al cielo dell’allenatore Emiliano Mondonico.
E come dimenticare, poi, le vittorie degli anni ’60 contro la Juventus di Omar Sivori, in cui il Toro era trascinato dalla grinta di Giorgio Ferrini. Insomma, per la squadra di Walter Mazzarri è vietato avere paura di Cristiano Ronaldo, la storia insegna che grinta, cuore e determinazione il Toro può sopperire alla differenza tecnica.
Non capisco, il mio commento non è stato pubblicato. O questo forum ha problemi tecnici o è stato censurato e mi chiedo perchè. Se non posso dire la mia sul calcio, ditemi se posso parlare di figa e mi adeguo.
Se non ci fossero questi e altri articoli ridicoli e per dementi a vedere il derby, di granata, non andrebbe più nessuno o qualche poveretto illuso del nulla.
Risultato ormai scontatissimo da decenni. Solo loro e eventuali combine possono darci punti in questa partita.
Infatti da decenni preferisco fare altro.
Non è vero il dislivello di oggi non è mai stato così grande, lo dicono sempre i cairoti e hanno ragione. Peccato che il problema non sono gli uomini o i soldi, il Toro ha sempre tenuto testa ai gobbi proprio perché era il Toro, con la sua forza e… Leggi il resto »
Aimè, sante le tue parole, ci manca il sacro fuoco quello che riduceva sensibilmente il gap, ci manca la bocca schiumante di rabbia, si perderebbe lo stesso ma magari per loro non sarebbe un allenamento.
Anche s’èravamo meno forti della juve i derby erano sempre combattuti.per colmare il divario mettevamo grinta e voglia.con Sonetti in un’anno vincemmo 2 derby e la juve era molto più forte di noi.per non parlare del derby del 3 a2.