Torino, Falque non tradisce: ma si aspetta Zaza
L’altro inamovibile di Mazzarri è Iago Falque. Lo spagnolo, al di là dell’infortunio muscolare patito tra fine settembre e inizio ottobre, ha collezionato nove gettoni in A, di cui otto dal primo minuto, e ha messo a referto due gol (a Bologna e al “Ferraris”) e due assist. Situazione più complessa, invece, quella di Simone Zaza. L’ipotesi tridente non ha trovato ancora riscontri tangibili sul campo – se non altro da inizio partita – e il classe ’91 di Policoro si ritrova a vestire, per ora, i panni dell’arma a sorpresa. Decisivo lo è stato, però, solo a Verona, regalando con un gol nel finale i tre punti ai granata. Il tabellino dice 10 presenze, ma solo in due occasioni l’11 è partito dal 1′, contro Napoli e Frosinone. Per il resto tanti spezzoni, alcuni positivi altri meno, soprattutto nelle ultime uscite.
Gli altri attaccanti: Parigini applaudito da Mazzarri, per Edera poco spazio
Cenno finale per i tre gregari del reparto. Il più impiegato è stato Alex Berenguer, che Mazzarri ha utilizzato pressoché esclusivamente come esterno di centrocampo in alternativa ad Aina e De Silvestri. 581′ in dieci gare per lo spagnolo, titolare contro Roma, Udinese, Napoli, Frosinone e Bologna e autore del gol decisivo nella gara interna contro i ciociari. Diversi scampoli e molti elogi, invece, per Vittorio Parigini. L’ex Primavera del Torino è stato spesso esaltato da WM per l’abnegazione con cui ha affrontato ogni minuto sul rettangolo verde. Titolare lo è stato solo a Bergamo, poi sei ingressi a gara in corso per un totale di 134 minuti. E’ al contrario un po’ sparito dai radar (e per questo potrebbe partire in prestito a gennaio, lo seguono Parma e Frosinone) Simone Edera. Il classe ’97 ha giocato da titolare la sfida contro il Chievo, per poi accomodarsi in panchina nelle successive cinque sfide. La speranza è che il prosieguo del campionato possa riservare qualcosa di diverso.