Difesa blindata, ma polveri ugualmente bagnate: 10 gol in 6 gare, come nella gestione Mihajalovic. Mazzarri deve ancora trovare gli equilibri giusti
Il derby di domenica scorsa ha fatto capire, senza mezzi termini, quanto diverso sarĂ il Torino di Walter Mazzarri, che ha vissuto la sua prima sconfitta da tecnico granata, rispetto a quello di Sinisa Mihajlovic. Ritmi piĂą blandi, maggiore equilibrio e baricentro sicuramente arretrato. Con tutti i pregi e i difetti che esso comporta. Sicuramente, nell’immediato, qualche frutto l’ha portato: il Torino, dall’insediamento dell’allenatore toscano, subisce molto meno, con una difesa blindata (3 gol, contro i ben 9 subiti nel girone d’andata), e in generale una manovra piĂą ponderata e meno nevrotica, ai limiti dell’ansioso. Ma se tutto questo ha sicuramente comportato un cambio di mentalitĂ , non necessariamente negativo, dall’altro lato il ruolino di marcia non è cambiato. E a paritĂ di punti, corrisponde anche quella di gol segnati.
Dieci erano, e dieci restano, con le polveri decisamente ancora bagnate nel reparto offensivo, che ha rivisto segnare Belotti (una rete, contro le tre dell’andata) ma che fa a meno dei gol di Ljajic. Segnano i difensori, è vero, ma anche in questa seconda parte dell’anno, almeno all’inizio di essa, tocca parlare di un potenziale offensivo con il freno tirato, dove solo Falque si distingue per regolaritĂ nelle marcature, lui che, per quanto talentuoso, bomber non è. A poco a poco, è vero, Mazzarri ha saputo dare un’identitĂ precisa alla sua squadra, imponendo alcuni principi di gioco che il gruppo ha subito saputo applicare. Ma non è ancora riuscito a trovare la cura per il mal di gol che affligge il Toro e che potrebbe seriamente minare il suo percorso alla ricerca di un’Europa League difficilissima, ma non ancora impossibile.
Servono gol. Probabilmente, servono anche idee. E magari un pizzico di coraggio in più, che proprio contro la Juve è sembrato il grande assente della partita.
e poi come dice bene Alberto Fava piĂą sotto basta con i paragoni,hanno poco senso,specie ora e non a campionato finito e neppure in quel caso rispecchiano la “veritò” troppe variabili
si dai critichiamo tutto che i click aumentano
Nelle prossime 5 all’andata si son fatti 5 bei puntini con 3 giocate in casa e 2 fuori. Ora 3 fuori e 2 in casa. Faremo meglio? Molto probabile, ma di quanto? La differenza darĂ un senso al resto del campionato. Sta di fatto che contro Crotone viola e Roma… Leggi il resto »