L’attaccante del Torino, Niang, in una lunga intervista: “Non devo più fare il matto. I miei compagni mi ripetono: sei forte. Voglio ripagare la fiducia di tutti”
Il Niang trasformato ricomincia da Sassuolo. E da Mazzarri. Sa bene, l’attaccante senegalese, quanta aspettativa c’è nei suoi confronti, e non soltanto per quel pesante investimento estivo, 14 milioni, che ancora non è stato assolutamente ripagato. Così come solo in parte lo è stata la fiducia che Mihajlovic aveva riposto in lui: “Si è speso tanto, il mister, per me. Mi sembrava giusto ringraziarlo. Ma ora c’è Mazzarri: l’anno scorso al Watford gli dissi che sarebbe stato un onore lavorare con lui. Ora mi ha detto che mi stima ma che non devo pensare di avere dei favori da lui: è scontato, questo; non la prima cosa, che anzi può farci lavorare meglio, conoscendo già i miei pregi e i miei difetti“.
Già, i difetti, quelli più evidenti, sono quella “corrente staccata”, per citare proprio Mazzarri, che ancora lo blocca. “Ha ragione il mister, hanno ragione i compagni che mi hanno abbracciato al momento del gol dicendomi: sei forte, hanno ragione anche i tifosi che mi chiedono: perché non corri? Devo tenerla attaccata, questa corrente. Il più possibile: ma vi assicuro che non è indolenza” continua Niang in una lunga intervista alla Gazzetta dello sport, che affronta moltissimi altri temi, “ma sono fatto così. A volte, senza accorgermi, non incido più, oppure corro tanto nei momenti sbagliati. Ma se una spina è difettosa, si puà cambiare” ripete, promettendo un impegno che potrebbe cambiare completamente ogni cosa, nel Toro, e ogni giudizio su di lui. Magari giocando anche da punta: “Io mi sento tale” afferma, “ma anche in fascia so cosa fare. E poi non vedo l’ora che torni Belotti, glielo dico sempre“. I tifosi, Mazzarri, la società lo attendono. Ora la palla è solo, e soltanto, a Niang.
Forse parla un po’ troppo….anche con gli arbitri appenna lo toccano gli avversari.
Più fatti NON parole. Vedremo sul campo se sarà in grado di guadagnarsi l’ingaggio. Per ora NO.
Caro M’Baye una rondine non fa primavera ergo una partita giocata su buoni livelli non mi fa certo dimenticare un girone d’andata penoso. Ti aspettiamo alla prova del nove. Chissà che Mazzarri non riesca a fare il miracolo anche se ci credo poco , non c’è riuscito nemmeno quando eravate… Leggi il resto »
Personaggio a misura di social network. E ho detto tutto. Non voglio aggiungere altro, a commento delle sue dichiarazioni, solo perché per ora gioca nel Toro.