Il ds granata allontana le ipotesi di un sostituto del Gallo: Niang può essere l’arma in più, ma per giocare come punta il movimento non può bastare
Il vice di Belotti? Il Torino lo ha già in casa. Almeno stanti le dichiarazioni prima di Sassuolo-Torino di Gianluca Petrachi, che a proposito di eventuali acquisti in attacco ha, per ora, raffreddato possibili entusiasmi: Niang, secondo il ds granata, ha le qualità tali per giocare al posto di Belotti quando necessario, o al suo fianco, giacché definire il senegalese soltanto un vice, anche solo per il pesante investimento nel calciomercato estivo, sarebbe quasi svilente, più che ingeneroso. Ma al di là di epiteti o appellativi di sorta, la sostanza sarà la seguente: difficilmente il Torino si muoverà per un altro attaccante, soprattutto a fronte del fatto che ci può essere un cambio modulo davvero significativo: il passaggio alla difesa a tre (non definitivo, ma comunque sicuramente alternativo al 4-3-3) e all’attacco a due, ridurrebbe di molto i posti da titolari per un reparto già piuttosto ben nutrito di personalità di spicco.
Andare, quindi, a cercare un’altra punta non è, per ora, prioritario. E probabilmente non lo sarà nemmeno il 31 gennaio, quando si paleseranno le classiche occasioni dell’ultimo minuto. A Niang, di fatto, sono date le chiavi dell’attacco finché il Gallo non tornerà a disposizione (e potrebbe volerci ancora del tempo, stanti le dichiarazioni di Mazzarri), ma proprio in virtù di questo si chiederà all’ex Milan molto, molto di più. Servono i gol, prima di tutto: e se sull’aspetto della concentrazione il giocatore sta lavorando sodo, altrettanto dovrà fare per quanto riguarda quelli della finalizzazione, dove bisognerà saper sfruttare al meglio le occasioni che capiteranno. Di fatto, Niang sarà il fulcro di questo Torino transitorio, in attesa del ritorno del capitano e bomber dalle polveri bagnate, che non vede l’ora di tornare a segnare con regolarità. Che è bene o male quanto ci si aspetta dal senegalese, almeno per questo lasso di tempo. Sta tutto a lui, come sempre. Questione di “spina attaccata“, e di concretezza. Tanta concretezza.
Fosse pure che Niang si risvegli dal suo lungo sonno, un’altra punta serve comunque, perché la stagione del Gallo resta a rischio e perché quando sei sotto oppure giochi contro una squadra chiusa dietro serve un’altra punta di peso in area.
E dire che domenica si e’ anche impegnato ha fatto 3-4 buoni ricuperi in difesa. Ma come punta… Non ha avuto grandi palle giocabili nemmeno.
CHE PACCO COLOSSALE !!!!!!!!!!!