Il Toro non crea più: è l’Atalanta a essere più pericolosa

I numeri di Torino-Atalanta / Più occasioni per gli orobici, la crisi del gol granata è dovuta a carenze di gioco. E ci si affida molto ai lanci lunghi

È un Toro diverso, quello che i tifosi stanno vedendo in queste ultime settimane allo stadio. Più timoroso, più impacciato, con poche idee e con poca verve offensiva. A confermarlo, sono i numeri, che nel calcio vanno sempre presi con le pinze ma che qualche indicazione utile, comunque, la danno. Come per esempio quelli di Torino-Atalanta, che lasciano aperti diversi interrogativi su Belotti e compagni, interrogativi a cui Mihajlovic dovrà riuscire a dare presto una risposta. Non funziona molto la fase offensiva, e non si rende più nemmeno, il Toro, aggressivo come un tempo. È questo il vero problema che sembra riguardare la squadra di Mihajlovic, che come marchio di fabbrica aveva reso i giocatori granata particolarmente votati all’attacco. Fin troppo, anzi, era quello che veniva detto lo scorso anno.

Ma adesso le cose sono diverse, e anzi sembra di vedere un Torino molto più legato alla manovra difensiva, con la palla che staziona molto nella trequarti arretrata per poi tentare il lancio lungo verso le punte o i trequartisti. Contro gli orobici, per esempio, sono stati ben 16 i lanci che dalla difesa sono partiti verso l’attacco, a differenza dei 7 degli avversari, i quali hanno giocato in maniera più concreta, per quanto lo spettacolo offerto al “Grande Torino” non sia stato particolarmente brillante. Il Toro, comunque, fatica ad attaccare, e lo dimostra il fatto che nemmeno più si possa dire che le occasioni siano state sprecate: i bergamaschi hanno infatti diretto ben 10 tiri nella porta difesa da Sirigu, a differenza dei granata che hanno impegnato Berisha 7 volte, e in generale sono state 10 le occasioni da gol nerazzurre contro le 7 piemontesi. C’è molto da rivedere, per Mihajlovic. Il lavoro non manca proprio.