Prima di passare al Torino, Milinkovic-Savic era a un passo dal Benfica. Ora viene elogiato da Mihajlovic: “Ha carattere”. I dubbi sono alle spalle
Non c’è due senza tre. E ora, nel derby con la Juventus, Vanja Milinkovic-Savic può davvero essere messo alla prova. È in cerca di conferme l’estremo difensore del Torino, che contro il Carpi ha colpito un’incredibile traversa su punizione e che, sempre in Coppa Italia, contro la Roma ha disputato una gara di altissimo livello e non solo per il rigore parato. Passo dopo passo, il giocatore ha acquisito fiducia, meritandosi sia quella di Mihajlovic, sia quella del suo pubblico, inizialmente scettico sul suo possibile rendimento. D’altra parte, le parole del suo allenatore nella scorsa primavera erano state piuttosto chiare: “Non è ancora pronto”, aveva dichiarato Sinisa, che lo vedeva poco reattivo in allenamento e, di conseguenza, poco impiegabile in campionato. Ma Vanja non ha smesso di provarci, poco per volta, con calma, sapendo che avrebbe avuto il tempo dalla sua. Non a caso, infatti, il giocatore aveva rinunciato al trasferimento al Benfica per arrivare in Italia, e al Toro in particolare, su suggerimento del fratello Sergej, che sta ora facendo le fortune della Lazio.
Voleva la Serie A, voleva misurarsi in un campionato che, dopo quello inglese che ha soltanto assaggiato, nel Manchester United, ha sempre il suo fascino. Anche per questo non ha accettato nessuna destinazione in prestito altrove, e non soltanto per la limitazione legata ai giocatori extracomunitari, che non possono passare in cadetteria. Lavorando con Sirigu, e con Ichazo, è cresciuto per tutta l’estate, facendo vedere che i numeri li aveva eccome, e aspettando la sua occasione. Le sue occasioni, anzi: le ha sfruttate a dovere, e ora il derby è tutto suo. Mihajlovic ha già preso la sua decisione, e da tempo: “Non vedo il motivo di cambiare”, aveva detto dopo la Roma, “dovrà essere lui bravo a confermarsi ulteriormente il posto”. Di Milinkovic-Savic, oltre alla tecnica comunque perfettibile, al tecnico sono piaciuti molto il carattere e l’intraprendenza, e nonostante la giovane età ha dimostrato di essere un membro attivo e partecipe del gruppo. Insomma, un giocatore di prospettiva. Di vera prospettiva. La fame da derby non potrà che fargli bene: una possibilità come questa non può essere mancata.
Ma come fate a criticare un ragazzo di 20 anni che si sta dimostrano una grande promessa e un ottimo portiere che fra le sue qualità ha: l’essere alto 2.02, l’essere capace a parare, banale ma non da sottovalutare e soprattutto riuscire a gestire mentalmente partite come queste senza pressione… Leggi il resto »
Fanculo alla gobba, cmq vada…
L’unico modo per superare i cugini domani sarà proprio attraverso un’altra grandissima prestazione di Vanja e un gollazzo qualunque nostro. Di più (gioco da parte nostra) sarebbe un miracolo.