Il tecnico granata punta forte sul suo centravanti: contro il Sassuolo arriva l’ennesima occasione. “Deve tenere la corrente attaccata”

Il ‘buona la prima’ del 3-0 sul Bologna è capitolo archiviato. Per il motivatore Walter Mazzarri scocca l’ora delle prime conferme. Prossima tappa Reggio Emilia, casa del Sassuolo, risorto nelle ultime giornate grazie alle cure di un altro subentrato, Beppe Iachini. Era partito dallo spirito dei singoli per il suo esordio, ripartirà dalle migliorie tattiche dei tre giorni di ritiro per la sfida di domenica. Il tutto, però, abbinato al dialogo portato avanti in settimana con tutti i suoi ragazzi. A partire, proprio, da M’Baye Niang, cresciuto molto nelle ultime uscite e tornato al gol nella gara contro i felsinei. Da pupillo di Mihajlovic ad arma in più per Mazzarri, il passo è stato davvero breve. E propiziato dalla buona sorte, peraltro. Per il senegalese è stata una vera fortuna, infatti, l’aver trovato due tecnici pronti a puntare tutto su di lui, al netto di qualche passaggio a vuoto. “Niang con me è molto disponibile”, ha affermato il tecnico nella conferenza stampa di ieri, confermando il buon rapporto instauratosi nella stagione al Watford.

“Lui ha bisogno di essere aiutato a tenere la corrente attaccata”, è questo il limite riconosciutogli da Mazzarri che però ammette: “Anche quando non ha avuto la continuità ha sempre avuto quei tre o quattro lampi da giocatore importante qual è”. E al Toro è mancato proprio questo finora: pochi lampi e l’ombra di quella spina mal inserita che spesso ha aleggiato sulle sue opache prestazioni. Lui stesso ha fatto autocritica in un’intervista alla Gazzetta: Ha ragione il mister, hanno ragione i compagni, hanno ragione anche i tifosi che mi chiedono: perché non corri? Devo tenerla attaccata, questa corrente”. Che poi, in definitiva, basta un colpo da campione, per dirla alla Mazzarri. Come quello che contro il Bologna ha permesso di chiudere una partita da vincere ad ogni costo. Ora, due settimane dopo, serve il bis: vincere e convincere per darsi un aiuto reciproco, così Mazzarri e Niang si vogliono prendere il Toro.


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Roberto (RDS 63)
7 anni fa

A leggere certi post qua sotto sembra che qualcuno tifa contro……non è che se uno viene al Toro deve esser Messi, ma almeno vorrei che ci mette un po’ d’impegno….. Il tifoso del Toro chiede solo l’impegno…. null’altro.

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Secondo me dipende molto da se stesso più che da qualsiasi allenatore abbia alle spalle. Un’impressione.

Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)

Ma infatti, in questi frangenti non è che gli allenatori lo toccano sulla fronte e cambia tutto. Sono loro stessi che devono riuscire a fare finalmente un dribbling decente o un tiro non in tribuna. Poi, in secondo tempo, l’allenatore può farlo rendere un poco di più ma se si… Leggi il resto »

io
io
7 anni fa

con Mazzarri credo che si possa vedere un Niang diverso ….

Mazzarri-Iachini, questione di stima. E gli scontri diretti premiano il granata

Sassuolo, in casa solo Verona e Benevento hanno fatto peggio. Ma con Iachini…