Il nigeriano torna a segnare: terza rete in stagione. Ma l’attacco è ancora spuntato e il Torino non propone un gioco spumeggiante. I Top & Flop della gara al “Mapei Stadium”
Poteva andare peggio, ma anche molto meglio. Il Torino di Walter Mazzarri non brilla al Mapei Stadium, e Sassuolo-Torino termina 1-1, con un piccolo passo indietro dei granata rispetto alla più che positiva gara di Bologna, coincisa con la prima partita da allenatore del Toro dell’ex Napoli e Inter. Ecco i Top & Flop della gara di domenica scorsa: tra elementi positivi e cose da rivedere.
TOP
LA RETE DI OBI: è la terza in campionato, e dimostra quanto il centrocampista stia attraversando un buon momento di forma. Superati, almeno parzialmente, i guai fisici che da stagioni e stagioni lo affliggono, Obi ha la possibilità di mostrare le sue doti, e convincono. È infatti l’unico centrocampista del Torino a tenere dei ritmi piuttosto elevati per tutta la partita, e per quanto il gol sia fortunoso, gli va dato atto di trovarsi al posto giusto al momento giusto. Il suo 2018 comincia bene. Ora, deve continuare.
LA DUTTILITA’ GRANATA: vero, il passaggio alla difesa a tre non ha particolarmente incantato. Ma era la prima volta, dopo tanto tempo. Eppure piace l’idea di vedere un Torino in grado di cambiare radicalmente pelle a gara in corso, a seconda di come si sta incanalando la partita. Potere ma soprattutto saper cambiare è importantissimo, per una squadra che vuole essere vincente. Ma ora serve tanta concretezza in più.
FLOP
L’ATTACCO SPUNTATO: ancora una volta, il reparto offensivo, che sulla carta è nutritissimo, sta mostrando più di una lacuna. Anche contro il Sassuolo non riesce per nulla a incidere, tanto che deve essere Obi a segnare, in area, e a seguito di una situazione piuttosto confusa. Altrimenti, le occasioni granata sarebbero state a zero, o quasi. Qualcosa ancora proprio non va: trovare l’antidoto non sarà facile.
I RITMI TROPPO BASSI: è già passato il furore agonistico? Vero, il Sassuolo visto in campo domenica era ben diverso rispetto al Bologna di due settimane fa, ma ciò non giustifica il fatto che mancasse quel mordente necessario per poter davvero fare del male agli avversari. Questo, principalmente, deve cambiare. De Silvestri garantisce che i giocatori abbiano dato tutti in campo: gli crediamo, ma allora serve dare ben di più.
L’ENNESIMA AMNESIA DIFENSIVA: gran gol di Berardi, poco da dire. Soprattutto se si pensa che fosse a secco da dieci partite. Ma come ha fatto l’esterno, destro, a passare a sinistra, stoppare il pallone, accentrarsi, prendere la mira e calciare, il tutto dentro l’area avversaria? È questo su cui occorrerà interrogarsi, è questo che servirà a Mazzarri. Le sue squadre difensivamente sono state sempre perfette, dal punto di vista tattico. Di lavoro da fare ce ne sarà parecchio.