Allenatori a confronto: D’Aversa e Longo, due giovani della Serie A. Si sfidano in Torino-Parma dopo aver lottato per la promozione nel 2018
“Io e Longo siamo giovani ambiziosi”, ma Torino-Parma – sabato, ore 19.30 – non sarĂ (solo) una partita tra allenatori. Roberto D’Aversa parlava così della trasferta in casa di Moreno Longo. I due hanno un anno di differenza, sono nel bel mezzo del decennio dei 40, si stimano ma hanno entrambi voglia di mettersi in mostra in Serie A. Il parmense ci sta riuscendo, e alla ripresa del campionato avrĂ tutta l’intenzione di perseguire un sogno: l’Europa League. Il granata è subentrato, e fin qui ha solo perso: salvare il suo Toro è un imperativo etero e auto-imposto, per contratto e tifo.
Metodi di lavoro e frecciatine in Serie B
Longo è un camaleonte della tattica: adatta le sue idee al materiale umano offerto dalla contingenza. D’Aversa lavora per la verticalitĂ e il ritmo sostenuto. A entrambi, in ogni caso, non piace prenderle. Per questo è metodico il loro lavoro sulla fase difensiva.
Rivedersi sarĂ un salto indietro ai duelli in Serie B. Nella stagione 2017/18 l’ex campione d’Italia Primavera guidava il Frosinone e sfidava proprio il Parma per il posto promozione alle spalle dell’Empoli. Raccolsero una vittoria a testa, tra andata e ritorno. “Longo al 100% andrĂ in A”, disse scaramanticamente il ducale a una giornata dalla fine. Alla fine andò diversamente: crociati promossi direttamente, laziali ai playoff, poi vinti sudando contro il Palermo.
In A, l’anno successivo, si sfidarono ancora e pareggiarono 0-0. Mettendo ulteriormente in equilibrio un bilancio che, sabato, potrebbe alla fine pendere per l’uno o per l’altro dei ragazzi ambiziosi.
