Marco Baroni contro la sua ex squadra ha cambiato ancora modulo: questa volta sempre difesa a 3 ma con posizioni inedite

Contro la Lazio è stata una partita pazza, terminata 3-3 nella Capitale. Una partita dove, fino a pochi minuti dalla fine, il Toro si è trovato in vantaggio dopo una rimonta incoraggiante. Certo questa partita e questo punto non risolvono i problemi del Torino di Marco Baroni, ancora troppo fragile soprattutto in difesa. Contro la sua ex squadra, il tecnico ha optato per un nuovo modulo, per la precisione il 4° diverso in 8 partite tra Coppa Italia e Serie A. Questa volta il modulo è stato un 3-4-1-2 ma con posizioni inedite. Baroni ha utilizzato, nel seguente ordine: 4-2-3-1 (il suo preferito), 4-3-3 e 3-4-3. Talvolta anche il 3-4-2-1. Ma mai il 3-4-1-2 come contro la Lazio. Nonostante le problematiche difensive, Baroni ha optato per la difesa a 3.

Difesa a 3

Senza Ismajli (infortunato) e Masina non al top, si pensava alla difesa a 4 in vista di Lazio-Torino. E invece Baroni ha preferito puntare sulla concretezza della difesa a 3, che poi comunque ha dimostrato i soliti limiti. Maripan al centro, Coco a sinistra e Tameze a destra, in una posizione difensiva che Juric gli aveva cucito addosso. Poi Pedersen largo a destra (promosso) e Lazaro largo a sinistra (bocciato). In mezzo Casadei e Asllani. Tameze dal primo minuto per la prima volta in stagione e non ha giocato appunto in mezzo al campo.

Attacco mobile

Novità anche per quanto riguarda il fronte attacco. I titolari ormai, si è capito, sono i soliti 3: Ngonge, Simeone e Vlasic. Il primo a Parma si è sbloccato, a Roma assist contro i giallorossi e contro i biancocelesti ha fatto una gran partita. Adesso è in forma ed è molto reattivo in campo. Simeone ha trovato il secondo gol in stagione, nella stessa porta. Vlasic invece non riesce ad incidere. Ma a parte questo, l’attacco è stato mobile. Vlasic, soprattutto in fase di non possesso, ha giocato basso, sotto le due punte Simeone (più fisso) e Ngonge (più in movimento).

Marco Baroni
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ultimo aggiornamento: 05-10-2025


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Cup
Cup
1 mese fa

È un problema di uomini e non di modulo. Davanti ci rimediamo, ma in mezzo e dietro andiamo male. E non abbiamo sbagliato a comprare Anjorin e Ismajli, abbiamo sbagliato a investire su Casadei. Lui e Ilic 30 milioni, roba da avere un centrocampo di spessore e invece ci ritroviamo… Leggi il resto »

mavafancairo
1 mese fa
Reply to  Cup

io non ricordo, in 20 anni, un centrocampo cairota degno di nota … nessun centrocampista cairota particolarmente dotato nel fare assist, inserirsi e tirare da fuori, o almeno in una di queste 3 cose… non parliamo poi di grinta o personalità, alla cairese queste sconosciute

Last edited 1 mese fa by mavafancairo
Berggreen
1 mese fa
Reply to  mavafancairo

Io uno sì,ma ovviamente non è stato riscattato

Davide Junior1968
1 mese fa
Reply to  mavafancairo

Il centrocampo con Lukic Pobega e Mandragora era un bel vedere, infatti a fine stagione smontato

Berggreen
1 mese fa

Illuso o illusionista?

mavafancairo
1 mese fa

un centrocampo che non ha minimamente aiutato una difesa già scarsa di suo e che ha come unico incontrista un trentunenne che quest’estate volevano cedere per un paio di milioncini in più… AUGURI CARIESE !

Last edited 1 mese fa by mavafancairo
Sunnapunna
Sunnapunna
1 mese fa
Reply to  mavafancairo

Be tameze’ giusto da braccetto può giocare. A mio avviso ormai improponibile a centrocampo. Lento e al solito impacciato tecnicamente. Fan tutti pena a centrocampo… Forse ieri Giusto Aslani ha fatto meglio

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