L’allenatore lo esalta: “Mi ricorda Soriano nella Sampdoria”. Ora lavora anche per adattarsi al centrocampo a due, senza pensare al calciomercato

Benassi sì, Benassi no. Un mantra che dura dall’inizio del calciomercato, quello relativo al centrocampista granata, autore di una stagione dalla doppia faccia. Nello scorso campionato, nella prima parte non solo si era guadagnato la fascia di capitano ma era risultato uno degli uomini più positivi nello schieramento di Mihajlovic. Poi il cambio di modulo, patito in maniera più che evidente dal centrocampista granata, e una parte finale di stagione decisamente poco soddisfacente. Un cambiamento tattico che potrebbe, sulla carta, risultare sfavorevole anche quest’anno. In un centrocampo a due, Benassi fatica a trovare spazio e occasioni per mettersi in mostra. Gli impegni Europei con l’Under 21, lo hanno poi costretto a rientrare in gruppo in ritardo rispetto all’inizio del ritiro granata obbligandolo a rincorre una condizione atletica non ancora al top. Nonostante un ritardo nella preparazione, tuttavia, il giocatore si è messo fin da subito a disposizione della squadra e di Mihajlovic, lavorando per adattarsi a ruoli a lui non congeniali che gli consentirebbero, però, di ritagliarsi comunque un posto importante all’interno del nuovo Toro.

I frutti si sono visti già nella sfida di ieri contro il Friburgo dove Benassi è stato impiegato soltanto nella ripresa, subentrando a Berenguer all’inizio dei secondi 45 minuti. Una prova discreta, quella del centrocampista granata, impiegato da Mihajlovic come esterno sinistro. Posizione nella quale non brilla ancora, fatica a trovare la giusta confidenza con un ruolo non naturale per lui ma dà segni di netti miglioramenti rispetto alle amichevoli precedenti. Passi avanti che non sono passati inosservati a Mihajlovic.L’esterno d’attacco a sinistra? La società sa cosa serve. Ci serve ancora un centrocampista, un attaccante esterno e un vice Belotti. Ci servono altri tre giocatori. Possiamo anche usare Benassi lì, il problema è che non abbiamo cambi per Iago”, ha confermato il tecnico granata dopo il match. Una mezza promozione che rende Benassi un possibile jolly, “come Soriano alla Sampdoria”, visto che anche da trequartista, come contro l’Huddersfield, “ha fatto bene“. Ora, deve migliorare nel “centrocampo a due, nel quale ancora lo vedo poco“, ma la determinazione non gli manca. Certo, la speranza e la necessità del Toro sono quelle di poter ottenere quegli innesti chiesti dal tecnico che permetterebbero di avere una rosa completa, senza dover adattare giocatori come Benassi a differenti ruoli. Intanto, però, il centrocampista continua a lavorare per guadagnarsi uno spazio e soprattutto per dimostrare a Mihajlovic e a tutto il Toro di poter essere un giocatore duttile e affidabile a prescindere dalla posizione in campo. La cessione, sul mercato, è ora più lontana.


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capitanamerica70
8 anni fa

Vediamo che ci fa con i soldi del buon Benassi….voi che dite?

capitanamerica70
8 anni fa

Ahahahaha appena venduto alla Viola….come ho già scritto siamo alla farsa…prima si dice jolly poi lo do ad una diretta avversaria per la coppa Uefa…plusvalenza succosa?boh…probabile….ma era Cairo che aveva pontificato’ci manca un buon bull alla mediana e lo prendiamo sicuro’….non ha detto proprio cosi ma il succo è quello…comunque… Leggi il resto »

ToroBrooklyn
ToroBrooklyn
8 anni fa

Le frasi e le sperimentazioni di Mihajlovic mi sembrano piuchealtro di circostanza. Marco è un centrocampista monovalente, molto forte negli inserimenti e tiri, molto carente in fase difensiva, senza la velocità di pensiero propria dei trequartisti e senza la visone del campo e abilità di proteggere la palla nella propria… Leggi il resto »

Samuele
Samuele
8 anni fa
Reply to  ToroBrooklyn

A quale partite ti riferisci (parlo di Benassi nel centrocampo a 2? Sono curioso.

Samuele
Samuele
8 anni fa
Reply to  ToroBrooklyn

Ti dò un aiuto. Le partite in cui Benassi ha giocato a 2 sono addirittura 1.
Ed è uscito molto presto (0-1). Il punteggio poi andrà diventando drammatico in sua assenza.

Quindi questo ‘le poche volte’ mi sembra dettato dal voler perorare una causa a tutti i costi.

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