Nell’aumento di capitale dell’app rivolta al mondo del fitness e del benessere sono coinvolte anche le società di Cairo
Rcs e Cairo Communication, le due società per azioni del mondo editoriale che fanno capo al presidente del Torino Urbano Cairo, estendono i loro interessi al mondo del fitness. C’è lo zampino di Cairo infatti nell’aumento di capitale di Buddyfit (di cui Diletta Leotta e Ibrahimovic sono ambassador), ovvero la prima app per utenti e download in Italia per quanto riguarda il settore salute e benessere. In prospettiva, l’obiettivo di espandersi oltre i confini italiani. Queste le parole di Urbano Cairo, riportate sulla Gazzetta dello Sport, giornale di sua proprietà: “Come RCS siamo da sempre protagonisti nel mondo sportivo e vogliamo esserlo sempre di più. Oggi l’ecosistema digitale ci permette di cogliere moltissime opportunità e di investire in nuove realtà digitali, giovani e ricche di idee. In tal senso siamo felici di annunciare la partnership con Buddyfit, una realtà italiana che ha saputo cogliere un trend estremamente attuale, legato al fitness e in generale al benessere fisico e mentale, con un’ambizione che esprime perfettamente i valori in cui crediamo”.

Un sottoprodotto anni 80 di Publitalia. Come imprenditore vale meno di zero. Buono solo a curarsi le relazioni che gli servono e a barboneggiare col suo braccio mozzo.
Come imprenditore e’ fin troppo capace. Nel calcio un po’ meno, perche’ deve confrontarsi con un mondo (quello del calcio italiano) nel quale, purtroppo, la managerialita’ e le regole della buona gestione finanziaria non contano una fava. Quindi finisce per fare nel piccolo gli errori che altri, piu’ paraculati di… Leggi il resto »
Possono fare tutte le partnership che vogliono, ho disdetto Dazn da pochi giorni, se mi fanno un pacchetto che si possa condividere a 20 euro/mese ok, come l’anno scorso.
Altrimenti la biondina e braccino corto possono andare…
Il calcio italiano con le pezze al c…. non merita di più!
Almeno su questo sito ci hanno messo la foto della biondina. Sull’altro, stesso articolo, c’è quella del braccino corto.
Se ci fosse un progettoper piazzare caloriferi nel Sahara lui investirebbe decine di milioni,nel Toro invece non tira fuori un euro.Eeeh ma ha le pezze al culo, c’è la crisi,i bilanci in rosso….ma vaffan…o va’!
Lui riuscirebbe a vendere sabbia nel Sahara, di gonzi è pieno il mondo…
Esatto! semplicemente perché lo vuole fare e gli interessa farlo
Inoltre, di soldi ne ha spesi col Toro, peccato che li abbia buttati spesso nello sciacquone….
L’incompetenza regna sovrana, quando andrà via Juric torneremo a giocarci la salvezza.
Ciao Guevara,che l’Innominabile abbia speso male tanti soldi è evidente,ma erano soldi che uscivano dal portafogli/fatturato/bilancio della azienda Torino FC.Io intendo spendere soldi che escano dal portafogli di Cairo Urbano…non ho i mezzi per stabilirlo,ma credo che suoi soldi li abbia messi per sviluppare e fare crescere qualsiasi delle sue… Leggi il resto »
Sono dell’idea che fino a quando rimarrà costui, rimarremo una pessima provinciale, il tutto pare che sia organizzato scientificamente, a Torino la seconda squadra, noi, deve sparire o nelle più rosee delle condizioni, l’essere una squadretta di poco conto.
Puo’ darsi. Come invece puo’ darsi che, a forza di plusvalenze fittizie legalizzate, a sparire sara’ quella che tu chiami la “prima squadra” di Torino. Per ora non sono piu’ capaci di vincere neanche rubando e si devono accontentare dei quarti posti. Piu’ avanti durante la recessione e il disimpegno… Leggi il resto »
Appunto, i soldi sono finiti nel wc. E’ li’ il primo problema. Il secondo problema e’ che quando abbiamo avuto una coppia ds-allenatore capaci (Petrachi-Ventura) che i soldi li spendevano bene moltiplicandoli a suon di plusvalenze (vere) sono stati insultati senza pieta’ (Petrachi mazzettaro, aziendalista, cantante folk leccese, ecc ecc;… Leggi il resto »
Nessuno è immune da responsabilità, alla base però c’è un proprietario che non vuole andarsene nonostante stia sugli zebedei alla maggior parte della tifoseria.
40 e piu’ milioni di perdite a bilancio ripianate non sono proprio noccioline, eh?