Il candidato presidente federale Gabriele Gravina ha evitato di parlare degli scudetti della Juventus, suscitando polemiche
Un’intervista, quella rilasciata dal candidato alla FIGC Gabriele Gravina, destinate a fare discutere. “Non mi piace fermarmi a contare il numero degli scudetti. La Federcalcio non può usare il pallottoliere per contare gli scudetti di una società. Se qualcuno lo ha fatto, bisogna chiedere a lui; io mi dedicherei ad altri problemi“, ha detto Gravina al Messaggero. “Non ho nessuna intenzione di focalizzare il mio tempo su vicende del passato. Comunque la Federazione ha diffidato la Juventus, ma oltre non possiamo andare. Se loro continuano a dirlo, cosa facciamo? Ognuno rimane della propria idea”. Parole che lasciano molti dubbi, quelle pronunciate da quello che potrebbe diventare il presidente federale, visto che si tratta del principale candidato (le elezioni si terranno la prossima settimana, lunedì 22 ottobre ndr).
Gabriele Gravina sugli scudetti bianconeri: lo scivolone
Nella lunga intervista rilasciata al Messaggero, il candidato presidente Gabriele Gravina decide di non esporsi e di non prendere alcuna posizione contro la Juventus. Una mossa politica? Può darsi.
Anche perché dopo aver tolto l’attenzione dal “caso” scudetti, Gravina ha anche lodato la Juventus: “La Juventus è una delle società in Italia che dimostra di essere più avanti rispetto alle altre”, ha detto.
Gravina, dalla Lega Pro alla Figc
Gabriele Gravina ha anche elencato i punti chiave che vorrebbe attuare se lunedì 22 ottobre, durante l’assemblea elettiva, dovesse essere proclamato vincitore delle elezioni. Molte sono le idee che ha in mente il sessantacinquenne ex presidente della Lega Pro – dimessosi proprio ieri in vista delle elezioni di settimana prossima. Nei primi 100 giorni c’è il desiderio di compiere tre punti: stilare un codice dei controlli, riformare la giustizia sportiva e riformare i campionati. Idee chiare, precise, per portare dove merita il calcio italiano.
L’obiettivo del candidato presidente è quello di far tornare credibile il movimento calcio in Italia: “È un’esigenza reale. Noi siamo molto preoccupati per quello che è avvenuto. Siamo corresponsabili. Dobbiamo evitare che il mondo del calcio si arrocchi su posizioni di arroganza. Deve tornare ad essere il gioco degli italiani”.
paria e burocrate di potere,certo che devi contarli,certo che devi farti rispettare,hai la personalita’ di un catetere,servo di scena
beeeeee beeeee la prossima pecorella da mettere a 90 sarai tu …..i bovini hanno il.controllo di tutto in Italia….fatti e non parole quando vedremo fatti ovvero sopratutto arbitri parziali e non tifosi allora smetterò di insultarti…pecora
Parziali ? forse volevi dire imparziali !
Vuole far tornare credibile il calcio e eliminare le posizioni arroganti. Però si mette a pecora sulla questione scudetti… Eh beh…eh beeeeeh….eh beeeeeeeeeeee