Lentini vittima della ‘ndrangheta: estorsione per 100.000 euro

L’ex calciatore del Torino Gigi Lentini, secondo La Stampa, sarebbe sotto inchiesta per un’estorsione subita dalla ‘ndrangheta di Carmagnola

Con le sue 247 presenze ed i suoi 30 gol, Gigi Lentini è stato una pedina importante per il Torino. Sembrano ormai lontani i tempi in cui scattava in campo per onorare la maglia granata, alla quale è ancora molto legato. Ora infatti, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha deciso di dedicarsi completamente ad altro. Nell’ultimo periodo però, l’ex calciatore sembrerebbe essere incappato in una situazione complicata. Secondo quanto riportato da La Stampa, i pm, nel corso di un‘inchiesta in corso sulle cosche mafiose presenti sul territorio torinese, avrebbero riscontrato che Lentini avrebbe subito un’estorsione pari a 100 mila euro, da parte del boss della ‘ndrangheta Salvatore Arone, a capo della malavita di Carmagnola, dove l’ex granata e Milan vive.

Lentini, un’estorsione mascherata ai danni dell’ex calciatore

Lentini avrebbe però negato di avere a che fare con la ‘ndrangheta, ma le ricostruzioni dell’antimafia sembrerebbero invece affermare il contrario. L’ex calciatore nel 2016 avrebbe elargito un prestito di 100.000 euro, senza però richiedere alcuna garanzia, ad Alessandro Longo (un soldato del boss Salvatore Arone) che ora è indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso. Il particolare prestito di denaro avrebbe quindi insospettito gli inquirenti, anche perché i soldi non sarebbero mai stati restituiti all’ex calciatore. Le indagini hanno perciò portato a credere che quanto accaduto, fosse definibile come un’estorsione mascherata. “Sono stato uno sciocco. Sono una persona generosa di cuore. Mi sono pentito già il giorno dopo aver prestato quei soldi”, queste le parole di Lentini, che ha confermato di essere a conoscenza della reputazione degli Arone, ma di non aver subito pressioni sul prestito.