Il gruppo spagnolo di Mediapro si aggiudica i diritti della Serie A 2018/2021, superando il minimo d’asta di un miliardo e 50 milioni. Sky comunica: “Proposta da giudicare inammissibile”
Non c’è solo il problema dei commissariamenti. In Serie A è bagarre vera per quanto riguarda l’assegnazione dei diritti tv per la gestione 2018-2021, su cui anche Urbano Cairo, presidente del Torino, si è molto soffermato. A vincere la trattativa è stata Mediapro, gruppo spagnolo che ha superato il minimo d’asta di 1 miliardo e 50 milioni. È quanto si apprende dagli ambienti della Lega dove si è svolta l’assemblea, al termine della trattativa privata con il gruppo spagnolo che aveva inizialmente offerto 950 milioni più royalties. “L’Assemblea della Lega Serie A” viene comunicato, “riunitasi alle ore 11.30 per l’apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall’intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l’offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall’Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall’Invito stesso ai fini dell’assegnazione dei diritti in oggetto“.
Sembrerebbe tutto regolare, non fosse che Sky abbia deciso di muovere un ricorso ufficiale, come direttamente comunicato dai suoi avvocati. I legati, infatti, ritengono che “visto che il gruppo audiovisivo spagnolo Mediapro – pur avendo presentato un’offerta per lo specifico bando rivolto esclusivamente agli «intermediari indipendenti» – non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione“, non dovrebbe essere consideato. Sky chiede dunque alla Lega “di considerare l’offerta di Mediapro inammissibile e quindi di interrompere le trattative private con il gruppo spagnolo e di escluderlo immediatamente dalla procedura di assegnazione. Come si apprende anche dagli organi di stampa, Mediapro avrebbe infatti avviato nel corso della trattativa privata una negoziazione con la Lega per realizzare uno o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega, curandone i palinsesti e la veste editoriale. Mediapro inoltre avrebbe negoziato con l’intenzione di «vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali. concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati e ripartire i profitti con la Lega”. Sempre secondo Sky “Mediapro intende agire quindi a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti (violando il paragrafo 5.3 del secondo Invito). E inoltre essendo preclusa ad unico operatore della comunicazione l’aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) l’assegnazione a Mediapro viola anche l’articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida“.
La questione è tutt’altro che risolta, e i club di Serie A sono sul chi va là: è inutile ricordare l’importanza dei diritti tv per poter permettere all’intero sistema calcistico nazionale di sopravvivere.
Basta che qualcuno ci dica dove vedere la partita del nostro TORO !!!
Le rivendono a pacchetti, se invece Sky le vuole in blocco le deve pagare molto di più di quello che aveva offerto .. Cairo è un genio del male
sta tentando di non fallire
Di certo Cairo in Spagna è ammanicato e anche bene.