L’attaccante granata potrebbe essere ceduto in inverno per trovare maggiore spazio e continuare a crescere. I calabresi hanno manifestato interesse
Non una bocciatura, anzi. Ma un’opportunità. Mattia Aramu sa che a Torino può giocarsi le sue carte per essere titolare e dire la sua con la maglia grazie alla quale ha potuto crescere come giovane calciatore. Ma, forse, i tempi non sono ancora del tutto maturi. A differenza di Antonio Barreca, infatti, il giocatore ha finora avuto molte meno possibilità di mettersi in mostra, per due motivi: davanti a lui c’è stata molta meno emergenza; ha bisogno di crescere ancora in personalità per poter davvero diventare un’arma in più, e non un “semplice” gregario all’interno della rosa a disposizione di Mihajlovic.
Un processo assolutamente normale, per un giocatore che vuole affermarsi e che ha le qualità per farlo. Ed è per questo che, a gennaio, si possono aprire le vie del prestito. Vero, il Toro andrebbe a perdere un elemento che non va a pesare sulla normativa Tavecchio a proposito della composizione delle rose; ma sarebbe una perdita tutto sommato sostenibile, a fronte del fatto che Aramu andrebbe a giocare con assoluta regolarità. In B, da protagonista; o in A, come alternativa ma con possibilità di impiego maggiori che in granata. E se in cadetteria, l’attaccante resta il sogno proibito della Pro Vercelli di Longo (operazione difficilissima, anche per comprensibili ambizioni personali), nella massima serie a farsi avanti è stato – di nuovo – il Crotone.
I calabresi, che pure stanno provando a intessere una trama di mercato per arrivare a Padelli, vorrebbero infatti potenziare il reparto offensivo, e non necessariamente con un giocatore esperto della categoria. Per salvarsi, oltre alla conoscenza della A, è necessaria tanta fame, voglia di emergere. Tutte caratteristiche che contraddistinguono Aramu e di cui, nel caso, il Crotone sarebbe ben disponibile a usufruire, anche solo in prestito secco. Un’ipotesi, per ora, come è naturale che sia. Ma anche in questo caso, il discorso può decollare, poco per volta, con il passare delle settimane. Intanto Aramu si allena, sperando in qualche altra occasione per mettersi in mostra, in campionato o in Coppa Italia. Magari contro quel Pisa che per lui avrebbe anche il sapore di un piccolissimo derby personale, vista l’esperienza dello scorso anno con il Livorno. In amaranto, nonostante la retrocessione, l’esperienza personale fu sicuramente molto stimolante, come potrebbe esserlo quella dei prossimi mesi. Uno scenario tutt’altro che improbabile.
Valentino teniamo tutti famiglia però a volte mi chiedo se questi articoli te li pagano un tanto al chilo. Abbiamo una rosa ipertrofica con parecchi doppioni, basterebbero 20 giocatori portieri a parte, quindi è logico che qualcuno andrà via. A dicembre ci penseremo, adesso pensiamo a Palermo
Aramu non ha futuro in questo toro.mi spiace ma non ha la stoffa necessaria per un toro di questa dimensione.ne a centrocampo ne in attacco.ne titolare ne riserva.mi spiace ma è cosi.
Martinez lo fa giocare sempre, poco da fare..mi ricorda i tempi di pileggi, altro scarsone che giocava spesso..aramu lo vedrei bene al Pescara, se deve andare via..anche io son d’accordo nel cedere il vinotinto,ma non sarà cosi