Falliti i tentativi di prendere Valdifiori, il Toro ha virato sul centrocampista greco che dopo due anni torna a vestire la maglia granata
A volte ritornano. E in questo caso anche un po’ a sorpresa. L’acquisto di Panagiotis Tachtsidis, che sarĂ formalizzato nelle prossime ore (il centrocampista è atteso in Austria per iniziare a lavorare agli ordini di Mihajlovic in queste ultime fasi del ritiro) ha colto in contropiede un po’ tutti. Per il ruolo di regista in cima alla lista dei desideri granata c’era infatti Mirko Valdifiori ma, nonostate i tanti colloqui, Torino e Napoli non sono riuscite a trovare un accordo. Petrachi ha deciso allora di virare in corsa su un suo vecchio pupillo, proprio quel Panagiotis Tachtsidis che giĂ tre stagioni fa ha vestito per sei mesi la maglia granata.
La prima esperienza sotto la Mole di Tachtsidis non si può certo definire positivo: il greco trovò poco spazio, chiuso nel ruolo di mediano davanti alla difesa da un Vives protagonista della sua miglior stagione in granata. Ventura gli concesse piĂą che altro qualche spezzone di partita in cui non riuscì a brillare anche a causa di un gioco non adatto alle sue caratteristiche. Nel 5-3-2 dell’ex tecnico granata il mediano aveva piĂą che altro compiti di rottura e non di impostazione: ecco perchĂ© un regista come Tachtisidis non è riuscito ad esprimersi al meglio in quel ruolo. AvrĂ la possibilitĂ di fare vedere ora le proprie qualitĂ al pubblico granata, in un sistema di gioco, il 4-3-3, in cui ha giĂ fatto molto bene sia al Verona, sia nella Roma di Zeman (il boemo lo preferì addirittura a De Rossi).
Quella per Tachtsidis è stata una trattativa lampo, nata e sviluppatasi in poche ore dopo l’ennesimo no per Valdifiori. Il Torino per il regista ha quindi preferito andare sul sicuro, su un giocatore conosciuto bene da Petrachi, piuttosto che azzardare una scommessa, magari dall’estero. L’accordo con il Genoa è stato trovato a circa 1,5 milioni, una cifra inferiore a quella richiesta dal Napoli. Ora Mihajlovic ha a disposizione un regista con una certa esperienza in serie A per il suo 4-3-3, toccherĂ a lui far esprimere a Tachtsidis quelle qualitĂ che al Toro con Ventura non era riuscito a mostrare.
Comunque mi aspetto che prima o poi ci dicano cosa vogliono fare con questi utili considerato che eventuali stipendi sono giĂ conteggiati come costi. E che dal 2014 tutti i debiti (verso Cairo Communication) sono stati estinti. In qualche modo dovranno pur essere spesi visto che parliamo di un avanzo… Leggi il resto »
Samuele…con tutto il rispetto difendi l indifendibile.sono 3 anni che cairo non mette un euro nel toro e il prossimo sará il 4…si becca una milionata all anno (solo lui)come emolumento pet la carica di presidente.utilizza e paga la cairo comunicaton(quindi se stesso)per reperire e trattare sponsor(non ci sono altre… Leggi il resto »
qui siamo oltre bischero perc hè secondo me ci sta che la societĂ si autofinanzia, il ruolo di cairo sta nel far funzionare le cose e nel finanziare per evitare crisi di liquiditĂ quando le cose vanno male come ad esempio quando siamo andati in b. Però che ci siano… Leggi il resto »
appunto @rimbaud, per capire: quando avanzano, quando noi diciamo, per esempio, che c’è il “tesoretto dell’anno scorso di 10 m, che fine fanno? esistono ancora? se li intasca lui? se andiamo in attivo anche quest’anno, dove finiscono?
fino al 2014 sono stati spesi nel far rientrare i debiti di soldi che cairo aveva messo nel toro tramite la cairo communication, da questa data in poi non ne ho sinceramente idea.
in teoria possono rimanere in cassa(e in effetti risulta una cassa di circa 7 milioni se guardi su tifosobilanciato ) o possono essere utili di soldi che ancora ci devono versare perchè raitezzati.
grazie rimbaud
ma quindi il premietto che prende cairo alla fine dell’anno (come cavolo si chiama, “fairplay finanziario”?) significa solo: “bravo ci hai guadagnato, riprovaci anche l’anno prossimo”?