Una partita scialba, a dispetto della carica che la vittoria del Castellani avrebbe potuto dare: in Toscana è stata tutta casualità?
Una delle peggiori sensazioni che la partita di ieri ha lasciato è il timore che il successo di Empoli di otto giorni prima sia stata una casualità. Che il gol di Adams, per quanto improbabile e quasi irripetibile, sia stato una casualità. Che molto di quello a cui abbiamo assistito finora sia stato una casualità. L’invenzione di un singolo, come accaduto al Castellani. Altrimenti non si spiega perché dopo una settimana finalmente più serena visto il successo ritrovato la squadra ieri abbia regalato uno spettacolo così. Qualche minimo tentativo nei primi 45′, poi lo sprofondo nella ripresa, mentre sugli spalti (da inizio gara, certo) all’incitamento per la squadra si alternavano i cori contro la presidenza. Il Torino in campo era sparito ben prima del gol di Dallinga, ma una volta preso il colpo non c’è stato più niente da fare. Per inerzia si è arrivati al 96′, poi la solita pantomima sotto una Curva deserta – erano già usciti tutti fuori a contestare, almeno i fischi sono stati meno sonori -, il rientro negli spogliatoi, le solite frasi fatte, ulteriore schiaffo dopo giornate del genere. L’unico a crederci sembra sia rimasto solo Vanoli: anche lui, però, dopo cinque mesi avrà sicuramente capito che di margini non ce ne sono poi tanti. Resiste, lui, mentre l’impressione è che la squadra non veda l’ora che anche questa stagione finisca. Con buona pace dei tifosi che coraggiosamente riempiono ancora il Grande Torino sperando nel miracolo: ma quello non arriva, nemmeno a Natale.
Ma sci.munito scem.onelli non scrive più?
Dopo il prossimo goal da centrocampo rispunterà, stanne certo.
Mano a mano che la classifica peggiorerà, maggior chiarezza arriverà.
Io penso che carie resterà e che solo la salute un giorno lo schioderà, ma spero sempre di sbagliare.
cairovattene a te e famiglia
Siamo fortunati che nessuno sa niente che viviamo come 3 campionati vitali in uno. Lottiamo per il presidente, per la nostra identità, per tornare giovani, forti, per far ritornare la nostra memoria, poi lottiamo per la classifica, lottiamo col presente. Siamo più fortunati. Abbiamo il diavolo, che dà un senso,… Leggi il resto »
Non ho capito molto del tuo commento, ma azzardo una risposta al quesito: penso si tratti di una debolezza umana. Ci sono persone psicologicamente deboli che di fronte al personaggio famoso o potente sono assalite dalla necessità di contatto, e testimonianza dello stesso. Come autografo, foto o selfie. Non importa… Leggi il resto »
Sì, hai ragione, è scritto confuso. Volevo dire che noi tifosi del Toro sembriamo sfortunati ad avere Cairo e tutta questa situazione, ma per qualche ragione, è come se fossimo fortunati. Per via che combattiamo con la memoria, combattiamo per mandarlo via, è come se fossimo sospesi. Insomma, è come… Leggi il resto »
Il grignolino di buon mattino e a stomaco vuoto fa brutti, bruttissimi effetti…
nono, mi sono solo espresso in maniera confusa 🙂 sono senza vino 😉
Ciao Carlo, non crucciarti, il tuo pensiero è chiaro (e condivisibile): è proprio quando sei perseguitato e nelle catacombe che capisci ancor più il senso della tua fede; e, soffrendo per essa nella prova, le stai dando ulteriore valore!
(Il tutto, ovviamente, senza alcun intento blasfemo)
soprattutto a te,paulincometichiami…