Il coraggio delle scelte, l’ambizione di un Toro che ha fatto la partita: peccato si parli solo di Giacomelli non esaltando la prova dei granata
Ha avuto ragione lui, su tutto. Perché con Niang fuori per infortunio e nella serata in cui si giocava un pezzo della sua panchina, ha avuto il coraggio di tenere fuori Ljajic per punizione, di schierare dal primo minuto un giocatore come Berenguer, da lui stesso ritenuto non all’altezza di una maglia da titolare. Perché ha saputo puntare su Edera dopo averlo rispolverato in Coppa Italia, perché il suo Torino contro la Lazio non ha fatto la comparsa, giocando per vincere nonostante tutto e tutti. Scelte e cambi azzeccati: Mihajlovic ha guidato la sua squadra alla vittoria all’Olimpico a 24 anni di distanza dall’ultima volta: era dai tempi di Mondonico il Torino non sbancava lo stadio dei biancocelesti. E ha avuto ragione Mihajlovic, che molte altre volte ha preso e ha portato a casa critiche e rimproveri facendo da parafulmine ad una squadra molle e con poche idee.
Nel momento più delicato il Toro ha sfoderato carattere e grinta. Nel frattempo la Lazio decideva di perdere la partita nell’intervallo, facendosi del male con immagini e replay del rigore non concesso, verde di rabbia per il rosso ad Immobile. Peccato che il finale del primo tempo abbia condizionato ogni commento su Lazio-Torino: peccato che per Tare, Inzaghi, Parolo il colpevole di questa sconfitta sia solo l’arbitro Giacomelli. Peccato scoprire nelle parole del buon Simone quel pizzico di arroganza che farà dire al tecnico che senza l’espulsione di Immobile la Lazio “la partita l’avrebbe vinta e sarebbe in zona Champions”. Peccato non avere la stessa sfera di cristallo ed essere semplicemente “costretti” a ricordare un Toro che nel primo tempo quella squadra vicina alla zona Champions l’ha fatta tremare, prima di stenderla e mandarla al tappeto, Alla Lazio i migliori auguri da Champions: ma al Toro i complimenti non riesce a farli proprio nessuno?
Aggiungo: Torino-Roma, Torino-Fiorentina dello scorso campionato e Lazio-Torino. Tre partite tra le più convincenti (e vincenti…) con la fighetta serba a casa con la bua o a scaldare un seggiolino in tribuna. Un caso?!
Il titolo non mi piace. Lo cambierei con “E’ stato costretto a vincerla, … e il suo nome scrivetelo voi perchè non ci riesco. Se Niang non fosse rotto, se Ljajic non avesse fatto la scemetta durante la settimana, probabile che Berenguer non avrebbe mai giocato (da me in tempi… Leggi il resto »
a me sembra che la chiave della gran bella prestazione, specie nel primo tempo 11 pari, del Toro, sia stato l’inserimento di Berenguer nella sua posizione naturale dove ha potuto spingere ( molto più che Niang ) e coprire ( molto più che Lijaic ) con evidenti benefici per i… Leggi il resto »