Più forte di pali, traverse e Calvarese: il Toro può sognare in grande

La squadra di Mihajlovic si regala i quarti di finale: il 3 gennaio sarà derby contro la Juve allo Stadium dopo la prova di forza contro la Roma

Contro tutto e tutti: contro pali e traverse, contro un avversario sulla carta più forte, contro un arbitro che anche stavolta ci ha messo lo zampino e contro ogni pronostico, al di là dell’ottimismo dei tifosi. La Rai sognava Juve-Roma per aprire l’anno, invece il Toro dei giovani, quello di Edera e di Milinkovic-Savic, si è regalato un biglietto per l’Allianz Stadium. Il derby è servito, a oltre tre mesi dalla stracittadina che ha spaccato il campionato del Toro. Condizionandolo, in negativo.

Un derby conquistato da un Toro coraggioso, quello formato Olimpico. Spavaldo, generoso, anche sofferente, ma mai domo. Non la squadra che la prima mezz’ora di sabato scorso era stata in balia del Napoli, ma una più simile a quella vista contro la Lazio, quella che pur correndo qualche rischio (perché la Roma di occasioni ne ha avute) ha saputo portare a casa la qualificazione ai quarti che mancava da quasi dieci anni. Il Toro dei giovani a caccia di una possibilità, di una chance ulteriore, di una conferma. Il Toro che gioca per passare il turno e non per non prenderle, che finalmente non vede la Coppa Italia come una scocciatura. Il Toro che ancora una volta si “scontra” con Calvarese senza lasciarci le penne: meglio non farsi mancare nulla, nemmeno un rigore inesistente. Il miglior modo per prepararsi alla sfida contro la Juve.