Poca personalità e incapacità di reagire nei momenti di difficoltà: questa squadra è crollata da tempo ma ha mascherato con qualche vittoria i suoi problemi
A leggere “Torino-Spal 1-2” quasi non ci si crede. A leggere (e a sentire) quello che Mazzarri ha detto dopo la partita ancora meno. Per non parlare del silenzio assordante di chi dovrebbe provare, come minimo, a fornire una spiegazione: se non lo fa il presidente come mai un qualsiasi dirigente non si prende (o non viene investito di questa responsabilità) la briga di metterci la faccia? O è forse troppo pretendere spiegazioni dopo l’ottava sconfitta in diciassette partite? Il campo pesante, un avversario che ha messo in difficoltà chiunque (ma davvero?), il rosso a Bremer, la sfiga. Un ciclo di scuse destinato a ripetersi. Nel frattempo passeranno i mesi, non ci sarà più il tempo di ragionare su questa stagione perché sarà già finita. Altro giro, altra corsa. Si riparte da zero, si ricomincia di nuovo ma senza proclami: avere un obiettivo potrebbe portare sfortuna.
Forse basterebbe dire che il Toro non c’è più, basterebbe ammettere che qualcosa si è rotto già da tempo. Dall’eliminazione dall’Europa League tutto è cambiato: in mezzo il caso Nkoulou, il rendimento poco costante del centrale e pure quello di Izzo, il litigio tra Zaza e Mazzarri, l’alta tensione tra panchina e qualche calciatore al momento della sostituzione (ieri l’ultimo è stato Berenguer).
Forse servirebbe che qualcuno decidesse, prima che sia troppo tardi e senza rimandare ulteriormente, il modo migliore per salvare la stagione. Perché si può ancora salvare: c’è più di metà campionato da giocare, la Coppa Italia da onorare, ci sono gli investimenti da difendere, c’è un pubblico da riconquistare. Piuttosto viene da chiedersi se tutto questo faccia ancora rima con Mazzarri…
Il Toro non vince più niente dalla Coppa Italia del 1993. Da allora sono passati 26 anni molti dei quali in B con pseudopresidenti che ci hanno pian piano devitalizzati. Ma 15 anni fa è arrivato Lui e le nostre speranze si sono riaccese. Personalmente l’ho anche apprezzato fino al… Leggi il resto »
Bravo, scritto molto bene e con estrema lucidità anche se non lo condivido in toto.
E’ chiaro che Cairo abbia sempre pensato più ai suoi interessi editoriali che costruire una squadra da alta classifica. Dunque non bisogna stupirsi piu’ di tanto se il toro rimane a metà classifica (nel migliore dei casi). Per questo motivo Cairo non ha mai guadagnato del tutto la simpatia dei… Leggi il resto »
I dipendenti dell’uff. stampa sono alle corde…
QI55 sotto ha copiato ed incollato lo stesso articolo messo su altro thread qui, sbagliando ovviamente posto.
Nervosismo e sbando totale alla cairese fc in campo, sugli spalti, qui e, speriamo presto, in banca alle prese con il risarcimento Blackstone….
55 sei proprio un poveraccio,ineducato e ignorante
Se guardiamo il tuo avatar, invece, non si può certo dire dove finisce la testa e inizia il casso.