Editoriale / Il Torino non può permettersi di perdere Praet: crea gioco, sforna assist. E a Juric serve la sua qualità
Ivan Juric ha due anime. C’è quella del professore, occhialetti e polo, scrupoloso e metodico nel preparare le partite uomo su uomo, curando le scalate e le uscite del pallone a seconda dell’avversario. E poi c’è l’anima del metallaro, che si esalta a vedere un’aggressione alta di Gleison Bremer come fosse nel pit a un concerto dei Napalm Death e ha bisogno dell’adrenalina di un pareggio per 4-4 in casa dell’Atalanta, perché divertirsi e far divertire conta, anche se si subisce un po’ più del previsto: vuol dire che stai andando nella direzione giusta. Giocare bene a pallone è poi la via più sicura che l’allenatore conosce per arrivare al risultato, e dunque a una crescita (rieccolo, il professore). Per questo, togliere al Torino di Juric uno come Dennis Praet sarebbe un sacrilegio. Sarebbe un torto al prof e al metallaro, all’Io e all’Es.
Praet, che ritorno a Bergamo!
Il belga è tornato dal primo minuto a Bergamo e ha ricordato i motivi per i quali i tifosi granata ripetono da settimane il mantra: “Certo, se Praet non si fosse infortunato chissà quanti punti in più avrebbe il Toro…”. Assist per Sanabria – gol dello 0-1 -, imbucata geniale per Pobega – rigore procurato -, altro filtrante per Tonny e autogol di Freuler propiziato. Lo zampino di Dennis c’è eccome, nel Toro più prolifico (di gran lunga) degli altri ammirati in trasferta fin qui.
Il futuro è incerto, ma perderlo sarebbe un delitto
15 milioni sono 15 milioni, certo. Tanto, costa il suo riscatto dal Leicester. Il club lavora per tracciare altre strade, come il rinnovo del prestito per un altro anno. Si vedrà. Ma un fatto è certo: un altro con la qualità di Praet, in rosa, attualmente non c’è. Il 22 sa fare tutto bene – conduzione della palla, dribbling, ultimo passaggio -, ma soprattutto è tra i granata quello che più di altri sa quando serve il guizzo individuale e quando occorre il palleggio, l’apertura, l’alleggerimento. Lo si vede fare il regista e poi l’incursore, correndo sempre su quel filo sottile che separa l’organizzazione dall’improvvisazione. In piena sintonia con chi lo guarda dalla panchina.
Se il Torino, la prossima stagione, vuole fare un passo in più, scegliere consapevolmente di privarsi di Praet – già perdendo, probabilmente, sia Bremer che Belotti – sarebbe delittuoso. E la fragilità del ragazzo, forse, è in questo caso un rischio da assumersi, tanto più considerando che in stagione l’infortunio più lungo del belga – che ne ha patito solo un altro, a inizio stagione – è stato traumatico, non muscolare. Juric rifletteva, al Gewiss Stadium: “A inizio stagione siamo partiti con mille handicap. Dovevamo dare solidità e ci siamo riusciti. Ora lavoriamo di più sul gioco, sulla trasmissione della palla”. Lasciarsi scappare Praet, che è stato tra i protagonisti della fase di ricostruzione, sarebbe un peccato proprio perché adesso il Toro può permettersi di non ripartire dalle macerie, ma di gestire l’ampliamento e i miglioramenti di una casa che già c’è.

non toglietelo neanche a noi. Vale il suo cartellino!
Il nazionale belga Praet costituisce un investimento oneroso ma di sicura affidabilità sotto l’aspetto tecnico e della stessa personalità. E’ un dato oggettivo, quindi assolutamente noto che Juric ritiene fondamentale la presenza di Praet in ogni partita e quindi anche in vista anche della prossima stagione. Pertanto egli é deciso… Leggi il resto »
concordo, ma chi ti dice che debba fare pressione ? magari concordano tutti o no?
Ho letto che la Società granata intende avviare la trattativa con la proposta della formula del rinnovo del prestito ritenendo esorbitante la quota pattuita di 15 milioni relativa al riscatto a titolo definitivo del nazionale belga.
Praet è l’unico elemento in rosa, tra i prestiti, che cambia la squadra. Mi pare difficile che si trovi un elemento simile ad un prezzo inferiore al costo del suo riscatto, oneroso ma ben speso
Purtroppo veniamo da quattro stagioni di bilanci negativi, l’ultimo di quasi 38 milioni… Mandragora e Ricci sono riscatto obbligatori… Più o meno fanno 18 milioni in due… Brekalo considerando età e costo è un affare… Praet tra pochi giorni compirà 28 anni … Costa di più e ha un ingaggio… Leggi il resto »
o magari troveranno il modo per riscattarlo..chi lo sa… che dici aspettiamo di vedere che faranno?
Sono il primo a sperare che in qualche modo possa restare a giocare con noi…
Solo che non mi faccio illusioni…
Noi più di un rinnovo del prestito non credo che offriremo.
c’è una differenza tra non farsi illusioni e pensare sistematicamente allo scenario peggiore…per altro se le cazz.ate presidenziali si contano a non finire tra queste storicamente non c’è il fatto di non riscattare un prestito che ha reso…anzi il contrario.. fin dall’inizio dai vari darmian , glik se non ricordo… Leggi il resto »
La situazione è quella che è, purtroppo, ma Praet mi pare molto più incisivo di Brekalo. Difficile che si sgancino 15 milioni per un 28enne, spero che raccolgano il beneplacito del giocatore e forti di questo provino a portarlo a casa per qualcosina in meno, ma Praet è davvero il… Leggi il resto »