Il ritorno all’assetto a 3 non solo per rinforzare la retroguardia, ma per sistemare i giocatori al posto giusto
Ingenuità e sfortuna. Quando si perde, come è successo al Toro, contro il Bologna, è normale sommare demeriti e malocchio. È inevitabile chiamare in causa la fase difensiva, con 9 gol subiti in più, rispetto alla scorsa stagione, con 12 punti persi da una situazione di vantaggio, e con il 58% delle reti incassate, negli ultimi 30 minuti. Alla luce del magistero isolato dell’ottimo Maripan, e, al contrario, delle carenze, in marcatura, di Walukiewicz, Pedersen, Coco e Sosa, sarebbe salutare il ritorno all’assetto a 3. Ma, attenzione: non solo per rinforzare la retroguardia, ma anche per sistemare le nuove pedine al posto giusto. Il modulo 3-4-1-2, infatti, può garantire libertà a Vlasic, coperto da 2 mediani, lanciare su una delle 2 fasce Elmas, e usare le sponde aeree di Casadei, al servizio di Adams. Quindi… Milinkovic Savic – Masina, Maripan, Coco – Elmas, Ricci, Linetty (Tameze o Gineitis), Biraghi – Vlasic – Casadei, Adams. È ovvio che non basta giocare a scacchi, come sto facendo, per rianimare una squadra. Bisogna avere pazienza, nei riguardi di giocatori, che sono arrivati con un minutaggio molto basso: Biraghi, Elmas e Casadei. Tuttavia, immaginandoli con 90 minuti nelle gambe, penso che una sistemazione, come quella ipotizzata, possa tenere conto di difetti, da eliminare, e pregi, da esaltare.

x la carità….
“Sarebbe salutare il ritorno all’assetto a 3. Ma, attenzione: non solo per rinforzare la retroguardia, ma anche per sistemare le nuove pedine al posto giusto.” Siamo un paese di allenatori e commissari tecnici. Peccato che Vanoli abbia chiesto proprio queste pedine per migliorare il suo 4-2-3-1 quindi, fino a Giugno,… Leggi il resto »
Mai letto tante caxxate tutte insieme se non nei commenti di scimmio
Probabilmente perche’ sei troppo occupato a fare il vu cumpra dei pallottolieri e non rileggi quello che scrivi