Torna il consueto appuntamento settimanale con Vincenzo Chiarizia e la sua rubrica Penna granata in trasferta
Il Toro non riesce a sfatare il tabù del Grande Torino riuscendo però a recuperare una gara messasi male per via dell’eurogol di Dimarco. L’ultima vittoria risale allo scorso campionato, precisamente al 16 luglio 2020 quando il Toro di Longo ipotecò la salvezza, portandosi a +8 sul Lecce. Anche in assenza di vittoria, quello di ieri è il quarto risultato utile consecutivo, aspetto che non pensavo di poter sottolineare in un campionato nato storto e che sembrava destinato ad andar peggio. La prestazione dei granata di ieri a mio modesto avviso non è stata delle migliori a causa del peccato originale della rosa inadeguata. I granata hanno una rosa di 27 elementi, ma se consideriamo che ci sono 4 portieri e giocatori ormai ai margini come Zaza, Edera, Meité e Nkoulou, il numero dei giocatori arruolabili scende vertiginosamente a 20 e se includiamo anche Baselli che ad oggi, anche se convocato, non ha ancora visto il campo, siamo a 19. Addirittura nella gara di ieri gli attaccanti convocati erano solo 3, senza l’aggiunta di nessuna punta della Primavera.
Quale squadra di Serie A degna della massima categoria, si presenta in un match ufficiale in un mese pieno di impegni con soli tre attaccanti? E quindi quando potrà mai riposare il capitano Andrea Belotti? Sì perché dopo il match di Parma dove il Gallo ha dato di tutto, forse ieri avrebbe meritato un turno di riposo o comunque un minutaggio inferiore, ma Giampaolo purtroppo non può fare a meno del capitano, perché non saprebbe chi schierare. Inoltre, sempre a mio modesto avviso, con il 3-5-2 il Torino è sì più solido, ma il Gallo viene depotenziato. Infatti dopo sedici giornate possiamo vedere che, nelle prime otto, quando Giampaolo schierava il 4-3-1-2, il Gallo ha messo a segno 6 reti. Nella seconda metà delle gare sin qui giocate, da quando a Milano contro l’Inter il Toro è sceso in campo con il 3-5-2 , Belotti è andato a segno soltanto due volte. Va precisato, dal punto di vista statistico, che la punta bergamasca non ha giocato a San Siro contro l’Inter per un problema al ginocchio, tuttavia è innegabile come con il 3-5-2 il Gallo sia meno letale di quanto lo potrebbe essere se sgravato del lavoro extra che fa invece con il modulo attuale. Lui non si risparmia e dà una mano importante alla fase difensiva e l’esempio è stata la gara di Parma, dove Belotti ha fatto di tutto, ha avviato contropiedi, ha sfornato assist e ha anche sciupato due occasioni probabilmente per scarsa lucidità. Dunque un giocatore generoso come lui meriterebbe di poter riposare, ma questo oggi al Toro non è possibile e Giampaolo non se lo può permettere.
Comunque il problema della mancanza di ricambi e sulla condizione fisica che in alcuni elementi inizia ad essere deficitaria non è solo riferita al Gallo, ma anche per altri giocatori di altri reparti. Infatti la gara di ieri ha mostrato come il Verona, specie nel secondo tempo, arrivasse sempre prima sulle seconde palle. Tuttavia siamo a gennaio nel mese dove è possibile correggere gli errori estivi, se fatti in buona fede. Ma guardando la storia dei mercati invernali granata, il dubbio che gli errori estivi siano stati fatti in buonafede è quantomeno legittimo. Ad ingigantire questo dubbio ci pensa proprio il presidente granata che, con le dichiarazioni rilasciate ovviamente solo alla Gazzetta dello Sport, afferma senza vergogna alcuna “finiamo prima questo mese di gennaio e poi faremo tutte le considerazioni generali del caso”. Dichiarazioni simili nel momento cruciale della stagione per il Toro, danno la misura della sua disaffezione al club che presiede.
Il calciomercato è iniziato da soli tre giorni ed il Toro è la squadra più incompleta della Serie A, eppure ancora non ha apportato correttivi. E’ stata ufficializzata, ed era ora, la partenza in prestito secco di Millico che, vivaddio, ora è chiamato a dimostrare le sue qualità e ad assumersi le sua responsabilità, perché non penso che mister Nesta gli regalerà spazio senza un reale impegno da parte dell’ex ragazzo prodigio della Primavera granata. In entrata potrebbe accadere di tutto come nulla e a confermarlo, prima delle dichiarazioni odierne del presidente, è lo stesso Giampaolo che con la frase “i tecnici non contano” ha praticamente affermato che lui non ha voce in capitolo e che allena quello che la società gli propina. Per cui si parla tanto di Kouamé (stando a Cairo probabilmente senza motivo) come spalla di Belotti, ma non è detto che sia un’espressa richiesta del mister.
Personalmente credo che sia prioritario avere un rinforzo a centrocampo, visto che Rincon, pur applicandosi, non è un regista e non verticalizza mai. Anzi il più delle volte passa il pallone indietro o fa delle aperture a volte discrete altre meno. Salvo occasioni low cost, credo proprio che la mediana granata resterà così, anche perché il quotidiano presidenziale rosa lo scorso 30 dicembre parlava di Baselli come primo rinforzo del Torino e sappiamo bene come la rosea dia la misura delle intenzioni della società Torino FC. Inoltre Giampaolo ha dichiarato di vedere il centrocampista di Manerbio come play. Facendo 2+2 mi vien da pensare che a centrocampo quasi sicuramente non arriverà nessuno, tanto meno un regista. Attendiamoci quindi l’ennesimo mercato a caso o addirittura nullo della società granata.

Con baselli, zaza meite e cuore toro izzo di quale mercato abbiamo bisogno???
4 pedine recuperate… Sento già la musichetta
Che brutta fine stiamo facendo. Zaza non convocato è stata la migliore notizia di ieri. Schone mi sembra il profilo perfetto per il nostro club attuale. Si parla tanto di regista ed è la priorità, ma siamo senza attaccanti. Siamo senza un difensore motivato, incluso il portiere.
Mollera’ l’osso un secondo prima di rimanerci strozzato. Per rendere meglio l’idea sarebbe come il cuoco a poppa del Titanic. Si darà la spinta al momento dell’affondamento. 🍖🚢🔚