Com’è possibile che un giocatore come Millico, con un percorso simile nelle giovanili, non riesca a sbocciare in Prima Squadra?

Vincenzo Millico è uno dei talenti più cristallini prodotti dal vivaio granata. Il classe 2000, approdato nel settore giovanile del Torino FC nell’estate del 2015 dalla Juventus, è un esterno d’attacco, destro di piede, ma che, sia con Longo che con Coppitelli, ha giocato sull’out di sinistra, per potersi accentrare e andare al tiro. In due stagioni, dal 2017 al 2019, Millico in Primavera 1 ha messo a segno la bellezza di 31 reti. Quando Mazzarri lo fece esordire in Europa League in Ungheria contro il Debrecen l’1 agosto 2019, l’ex Primavera del Toro andò a segno e sembrò l’inizio della sua ascesa in Serie A. Invece il suo percorso si è arenato. Come mai? Com’è possibile che un giocatore con un percorso simile nelle giovanili non riesca a sbocciare in Prima Squadra proprio come da tradizione granata?
A mio avviso le cause sono tre: la società che, non programmando, non si rende conto di sprecare i propri capitali; gli allenatori che non riescono ad adattarsi alle caratteristiche dei giocatori e i senatori della della Prima squadra che non contribuiscono alla crescita dei giovani.

La mancata programmazione societaria è una piaga che attanaglia il club granata da ormai 15 anni. Passare da Ventura, che solo nel primo periodo ha utilizzato il 4-2-4 prima di passare al 3-5-2 per gran parte della sua permanenza in granata, a Mihajlovic (4-3-3), per tornare al 3-5-2 tipico di Mazzarri, confermato poi da Longo (che avrebbe voluto fare la difesa a 4, ma si adattò, viste le circostanze, al 3-5-2), per finire a Giampaolo promotore del 4-3-1-2. Quest’ultimo nei due turni passati e in Coppa contro l’Entella, è apparso meno integralista per come lo abbiamo conosciuto, visto il 3-5-2 delle ultime due uscite stagionali. Questi cambi continui creano solo confusione nella testa dei giocatori, soprattutto se non si attua una rivoluzione della rosa. Immaginiamo ad esempio solo alle difficoltà dei difensori nel passare dalla linea a 4 a quella a 3 e viceversa. Millico nello specifico avrebbe potuto giocare e migliorare nel suo ruolo soltanto con mister Mihajlovic che schierava un tridente lì davanti.

Se la società fosse stata attenta, dall’arrivo di Mazzarri avrebbe dovuto girare in prestito Millico altrove, perché sarebbe stato di difficile collocazione nel 3-5-2 del tecnico di San Vincenzo, e qui arriviamo alla seconda problematica, cioè l’incapacità dei tecnici di adattarsi alle caratteristiche dei propri giocatori. Millico dunque è rimasto ed il campo lo ha visto con il contagocce. Lo stesso dicasi con l’arrivo di Giampaolo. Infatti sarebbero dovuti partire sia Edera (messo sul mercato pubblicamente dal tecnico) che Millico (confermato invece nelle rotazioni d’attacco prima dell’arrivo di Bonazzoli). Invece sono rimasti entrambi, con l’eccezione che Edera ha giocato titolare in Coppa Italia mentre il confermato ha visto il campo solo per un quarto d’ora contro l’Entella ed è entrato al 93′ a San Siro contro l’Inter a risultato ormai acquisito. Un anno e mezzo praticamente bruciato per l’ex bomber della Primavera che ormai, togliendo – in maniera forse un po’ infantile – le foto in granata dal suo profilo Instagram, ha fatto capire di non sentirsi più parte del Toro.

Infine lo scollamento tra grandi e giovani. Uso il termine “scollamento” perché per quello che è stato il Toro che noi tutti conosciamo, i membri della Prima squadra dovrebbero contribuire attivamente nella crescita dei giovani. A dimostrazione di ciò c’è la celebre frase di Paolo Pulici che raccontava come Ferrini lo “educasse” a stare in campo: “Da giovanissimo, nelle mie prime partitelle d’allenamento con la prima squadra, venivo sempre marcato da Giorgio Ferrini che, per obbligarmi a tenere i gomiti alti, mi riempiva di pugni ai fianchi. Un giorno non ce la feci più e con un gomito troppo alto colpii Giorgio al naso facendolo sanguinare. Lui allora mi disse ‘Adesso sì che sei del Toro“.

Se Millico non è uno che si applica in allenamento, Belotti, Sirigu e Rincon non conoscono metodi convincenti come quelli di Ferrini? Perché due sono le cose: o i senatori non vengono ascoltati da Millico, il quale non vuole capire e in allenamento si limita al minimo sindacale, allora tanto vale vendere l’ex Primavera a titolo definitivo, oppure non c’è proprio un rapporto tra grandi e giovani, che starebbe a significare che il Toro è un’accozzaglia di individualisti in cui ognuno è lasciato a se stesso. In entrambi i casi mettiamoci l’anima in pace: Millico non fa parte del presente del Toro e non ne farà nemmeno del futuro. Una pepita grezza come Millico gestita in maniera dilettantistica. Il giocatore con ogni probabilità si valorizzerà altrove, con buona pace dei tifosi del Toro che sognano i prodotti del vivaio in Prima squadra.

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ultimo aggiornamento: 02-12-2020


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pear
3 anni fa

“Una pepita grezza come Millico gestita in maniera dilettantistica.” Perfetta sintesi, paradosso che in una squadra che investe poco e male e che lotta per la salvezza non giochino giovani del vivaio promettenti e a costo zero. Singo è un caso che giochi visto che la società dilettantisticamente aveva speso… Leggi il resto »

vecchiamaniera
3 anni fa

Qui si sfonda un portone aperto.Quando lo vidi giocare le prime volte e poi in un incredibile crescendo,ho avuto la stessa impressione che provai vedendo Lentini.Sembrava un giocatore di un altro pianeta,saltava avversari con una facilità disarmante,faceva cose pazzesche che sembravano semplici,corner e punizioni teleguidati,centri e assist come nessun altro… Leggi il resto »

Alberto Fava ( Gigi Marengo for President ).
Reply to  vecchiamaniera

La penso come te.
Grazie al niente che abbiamo alle spalle, siamo diventati campioni di autolesionismo.
In compenso stiamo inanellando dei record a raffica.
Ma qui si preferisce insultare Chiarizia.

vecchiamaniera
3 anni fa

Ciao Alberto,al solito concordiamo.Insultare Chiarizia tra volatili tifosi dell effeci è quasi diventato sport nazionale a prescindere da ciò che scrive.Riguardo a Millico gestione scellerata su tutti i fronti,come x il resto.Ciao Albe buona giornata)

Mirco68
Mirco68
3 anni fa

C’è anche una quarta ipotesi. Che Chiarizia sia la cosa quanto più lontana da un giornalista ci possa essere, ed ha scritto qualcosa che potrebbe far parte di una conversazione al bar dopo il quinto bicchiere di rosso. Ma che articolo è questo? Un pelino più di professionalità quando si… Leggi il resto »

Last edited 3 anni fa by Mirco68
vecchiamaniera
3 anni fa
Reply to  Mirco68

E’ un articolo pertinente alla pessima gestione del miglior talento visto in Primavera dai tempi di Lentini,un giornalista evidenzia anche questo.Dovrebbero essere maggiori gli articoli che evidenziano quella che una volta era la nostra forza e oggi è un cimitero.

La rubrica di Vincenzo Chiarizia / Toro, le conseguenze del butterfly effect

La rubrica di Vincenzo Chiarizia / Presidente, questa situazione è colpa sua