E dunque mentre attendiamo l’ufficialitĂ  del nuovo allenatore, il Torino FC ha un presidente che continua ad andare a tentoni.

Al presidente di qualunque impresa si imputano le colpe dell’azienda che presiede. E’ sempre stato così ed è normale dunque che in questo periodo il presidente del Torino FC sia sotto assedio. Come potrebbe essere altrimenti? Come sarebbe possibile parlare bene della sua azienda e dunque parlare bene del suo club? L’escalation degli ultimi anni, da quando siamo passati dagli ormai leggendari 63 punti al concreto rischio di retrocessione in due stagioni di fila a dir poco umilianti, ha portato il massimo dirigente granata a mostrare tutte le sue lacune anche ai suoi seguaci piĂą tenaci.

Per essere presidente, non occorre essere necessariamente competenti in ambito calcistico, purchĂ© si abbia la forza di delegare a persone davvero competenti e utili alla causa. Se invece si decide di accentrare tutte le decisioni, il disastro è la piĂą logica delle conseguenze. Tra la vicenda Blackstone che sta prendendo una brutta piega per Urbano Cairo, il secondo 7 a 0 casalingo subito dal Torino FC che non viene vissuto dal presidente come un’onta, ma come “cose che succedono”, gli insulti da lui proferiti verso la sindaca Appendino con lo stucchevole tentativo di un arrampicatore di specchi nel far passare quel video come un video rubato (Ma rubato da chi, santiddio, se chi stava filmando era lì a meno di due metri dallo stesso presidente? E poi ammettendo che non si sia accorto che qualcuno lo stesse filmando a due metri di distanza, può una persona, che dovrebbe essere del suo calibro, lasciarsi andare a dichiarazioni simili davanti a persone estranee, dunque non fidate?), per arrivare al triste show dell’Olimpico di Roma dove Cairo ha dato il peggio di sĂ© tra Immobile e Lotito, sono tutti segnali di come il presidente stia mortificando la sua figura e, agli occhi degli sportivi italiani, la sacra maglia granata. Terminata la gara contro il Benevento, sono partite le classiche dichiarazioni: “Non faccio proclami”, “Belotti e Sirigu devono essere convinti” e via discorrendo.

Ormai in quanto a credibilitĂ  il presidente Urbano Cairo riesce a far passare il Massimo Ferrero come esimio stratega del calcio. Credo che non ci sia piĂą in Italia uno sportivo che possa nutrire stima e simpatia – calcisticamente parlando – per l’attuale presidente del Torino FC.

E’ dunque naturale che i suoi estimatori, soprattutto tra i tifosi granata, siano ormai pochi. Oggi deve essere davvero difficile prendere le sue difese. Infatti è al contrario molto facile assistere ad invettive severe contro quei pochi coraggiosi che provano a difendere pubblicamente il presidente. I tifosi granata, che sognano utopicamente di rivedere un giorno il Toro, sono soprattutto stanchi delle bugie/falsitĂ /prese in giro che il presidente Urbano Cairo periodicamente esprime. Inoltre inizia a mettere nero su bianco anche le assurditĂ  che riesce a partorire. Con Nicola aveva messo la clausola di rinnovo automatico in caso di una media punti di 1,5 a partita. Con Juric, probabile prossimo allenatore granata, si parla di bonus per la Champions League! Quando oggi ho letto questa assurditĂ  davvero mi è venuto da ridere. Giustamente Marco Bonetto su Tuttosport ha scritto che gli veniva da ridere solo a scriverlo, ma credo che l’ilaritĂ  sia stata la reazione che ha scaturito in tutti i tifosi del Toro. La Champions, con Lyanco, Rodriguez, Rincon, Verdi e Zaza? Ma davvero il presidente pensa che i tifosi del Toro possano bersi il fatto che lui punti sul serio alla Champions League? E soprattutto pensa che se la berranno Belotti e Sirigu?

Juric come tipo di allenatore non mi dispiace. E’ uno di quelli che riesce a cavare sangue dalle rape, però credo che a tutto ci sia un limite. Anche Nicola è un allenatore che è riuscito a trarre molto di piĂą dalla rosa svuotata che si è ritrovata e, pur riconoscendo delle attenuanti al suo predecessore, Marco Giampaolo, relative all’allestimento della rosa, Nicola ha fatto capire proprio quali fossero le lacune dell’ex tecnico del Milan, e cioè il non riuscire a scuotere una squadra in caduta libera. Davide Nicola ha avuto questo merito. Purtroppo lo 0 a 7 patito contro il Milan gli ha compromesso il rinnovo. Se il Toro avesse retto quei minuti in piĂą a Verona, probabilmente oggi non staremmo parlando di Juric. A Nicola va comunque il mio ringraziamento piĂą sincero e sentito. Sono certo che lui ha dato anima e corpo alla causa. A lui auguro finalmente di far vedere a tutti quanto vale in un progetto che parta dall’inizio. Non è un arrivista, è una persona per bene, una persona che mette amore in quello che fa ed in granata forse la cosa gli è venuta piĂą semplice. Lui si è affezionato sinceramente ai suoi giocatori e mi fa piacere pensare comunque che anche se in questa stagione noi tifosi abbiamo patito troppo, tra lui e i giocatori si sia instaurato un rapporto d’affetto.

E dunque mentre attendiamo l’ufficialitĂ  del nuovo allenatore, il Torino FC ha un presidente che continua ad andare a tentoni. Egli spera di azzeccare la mossa come accadde in B con Petrachi e Ventura, ma la cosa è altamente difficile. Purtroppo abbiamo un proprietario che non sa come si fa – oppure non vuole fare – il presidente, che sceglie dirigenti a caso i quali, nostro malgrado, non riescono a portare alcun valore aggiunto al club. Ci sono membri dell’organigramma che non si sono mai visti esporre per il Torino FC. Il tutto è fatto a caso, come poi in effetti anche lui sembra essere un presidente per caso. Dopotutto mica voleva diventare il presidente del Toro! Prima che fallisse, quando il Toro poteva essere ancora salvato, lui non si era mai palesato. Si è ritrovato in un secondo momento tirato per la giacchetta e piazzato lì a far finta di fare quello che in realtĂ  non sa fare.

Purtroppo noi del popolo granata siamo destinati a soffrire, perché Urbano Cairo non metterà in vendita la società semplicemente perché non vuole e perché non gli conviene, ma almeno (per la miseria!!) delegasse a persone competenti e la smettesse di essere un presidente per caso!

Urbano Cairo
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ultimo aggiornamento: 26-05-2021


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paolo 67 (tabela)
2 anni fa

VATTENE CIARLATANO.

duane
2 anni fa

Uranio cailo pezzo di mielda

Mirco68
Mirco68
2 anni fa

Nessuna squadra di calcio merita di avere un presidente del genere per 16 anni. Sicuramente ci sono cose piĂą importanti al mondo del calcio però caspita, anche le passioni hanno un loro posto all’interno della nostra vita. E non è giusto negare il Toro a 500.000 mila tifosi in Italia… Leggi il resto »

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