Nove stagioni in granata, nel 1982 guida gli azzurri alla vittoria della coppa del mondo in Spagna. Bearzot è un altro simbolo del Toro

Per molti tifosi italiani, quasi per tutti in verità, Enzo Bearzot è stato soprattutto il condottiero della nazionale azzurra di calcio, con il successo nel mundial spagnolo del 1982 entrato ormai  nella leggenda; a tutt’oggi infatti, detiene il record di panchine come commissario tecnico  con 104 presenze, davanti alle 95 di Vittorio Pozzo. Ma per i tifosi granata, Bearzot fu anche e soprattutto un grandissimo calciatore del Toro: mediano di grande temperamento, inizia la propria carriera in serie B nella Pro Gorizia, per poi passare nel 1948 per tre stagioni all’Inter ed altrettante al Catania. Ed è proprio dagli etnei che il Torino lo acquista nell’estate del 1954, nel tentativo di ricostruire una squadra competitiva dopo Superga. Due stagioni in granata, tra il 1954 ed il 1956, mettendo assieme 66 presenze ed andando in rete una sola volta; una parentesi di una stagione (1956/57) nuovamente all’Inter e Bearzot ritrova la maglia granata, stavolta per non lasciarla più: altre sette stagioni ininterrotte, con buone stagioni intervallate ad annate da dimenticare, come quel campionato 1958/59 culminato con la caduta dei granata targati Talmone tra i cadetti, per la prima volta nella propria storia. I numeri del Bearzot granata sono di tutto rispetto: 251 presenze condite da 7 reti totali tra campionato e Coppa Italia, con un posto speciale nel cuore dei tifosi granata e non solo.