Il punto sull’arbitraggio di Ferrieri Caputi in Inter-Torino: qualche sbavatura per la direttrice di gara livornese

Ieri a San Siro si è disputata una partita storica: oltre ai festeggiamenti per il ventesimo tricolore vinto dai nerazzurri, per la prima volta in serie A una gara è stata diretta da una terna arbitrale tutta femminile. Oltre all’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi, infatti, le due assistenti sono state Francesca Di Monte e Tiziana Trasciatti. Discreta la direzione che è stata piuttosto “all’inglese” con pochissimi fischi e solo un cartellino (dapprima giallo poi tramutato in rosso) in 97’ di gioco. A Ferrieri Caputi non è mancata l’autorevolezza ed i ventidue in campo si sono adeguati al metro utilizzato.

La direzione di gara nel primo tempo

Al 27’ in area interista, su un cross di Zapata, Ricci non arriva alla direzione aerea ostacolato da Bastoni che si aiuta un po’ con una leggera spinta ma non si tratta di un intervento punibile con la massima punizione e giudica bene l’arbitro. Al 39’ Bellanova crossa da destra e un attimo dopo Pavard sullo slancio entra duro sulla caviglia dell’esterno granata, manca il calcio di punizione e la possibile ammonizione al giocatore francese.

Nel secondo tempo spicca il rosso a Tameze

L’episodio più controverso giunge al 47’ quando Mkhitaryan si invola verso la porta difesa da Milinkovic- Savic inseguito da Tameze che appena fuori dall’area entra in collisione con l’avversario toccandolo da dietro: le immagini non chiariscono in modo evidente se si tratta di un contatto alto o basso (Tameze appoggia leggermente la mano sulla spalla ma forse è l’incrocio con le gambe a provocare la caduta dell’armeno) ma Ferrieri Caputi fischia ed estrae il cartellino giallo all’indirizzo del centrocampista granata optando per la non chiara ed evidente occasione da gol per la presenza di Lovato a qualche metro. La decisione dal campo viene messa tuttavia in discussione dal richiamo all’on field review da parte del VAR Di Paolo per un possibile DOGSO. A quel punto l’arbitro rivede l’azione al monitor e cambia la propria decisione espellendo Tameze, rivalutando evidentemente direzione del pallone e possibilità di intervento di Lovato: i dubbi restano e forse non aveva deciso male l’arbitro della sezione AIA di Livorno valutando l’episodio dal campo. Non ci sono dubbi, invece, al 60’ quando viene decretato un calcio di rigore a favore dell’Inter per un fallo netto di Lovato su Thuram in piena area di rigore, Ferrieri Caputi decide giustamente e senza esitazioni.

Il bilancio

Nessun ammonito ed in sostanza una discreta direzione con metro uniforme e qualche sbavatura (un calcio d’angolo regalato al Torino nel primo tempo, un tocco di mano di Lazaro che non sembra esserci nel secondo tempo) per Ferrieri Caputi e le sue assistenti. Per la direttrice di gara si è trattato del secondo incontro del Torino diretto in carriera dopo quello vittorioso contro il Sassuolo il 6 novembre scorso.

Sanabria protesta con l'arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi
Sanabria protesta con l’arbitro Maria Sole Ferrieri Caputi
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ultimo aggiornamento: 29-04-2024


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tmatteo64
tmatteo64
16 giorni fa

A squadre invertite il var non sarebbe mai intervenuto

mik69
16 giorni fa

Se si è sicuri di aver fatto la scelta giusta VAR o non VAR la si conferma , altrimenti vuol dire che non sai fare bene l’arbitro, e lei ha sbagliato, non era rigore, si è fatta condizionare, quindi non lo sa fare, pigliano migliaia di euro che caz

granatadellabassa
16 giorni fa

Espulsione ingiusta ma la colpa è del Var. Di norma ti richiamano per correggere un errore e l’arbitro è psicologicamente influenzato.
Manca però un clamoroso giallo a Bastoni per una trattenuta senza palla a Bellanova.
Mentre sul fallo di Pavard su Bellanova doveva intervenire la guardalinee.

eugenio63
eugenio63
16 giorni fa

Concordo sostanzialmente.

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