Il punto sull’arbitro / La direzione della gara tra granata e biancocelesti è stata molto impegnativa per il fischietto di Trieste, che ha mostrato numerose incertezze in molte occasioni
Non è stata una partita semplice per Piero Giacomelli che ha ritrovato i granata dopo oltre un anno dall’ultima direzione: molto lavoro da fare con alcuni casi limite da giudicare in frazioni di secondo – avvalendosi ovviamente dell’ausilio dei suoi collaboratori – ed un atteggiamento un po’ altalenante.
Nei minuti iniziali non succede nulla di straordinario e l’arbitro triestino predilige lasciar giocare il più delle volte opportunamente. Al 2’ Belotti viene colto in posizione di offside millimetrico ma la segnalazione è giusta. Il primo ammonito del match è Barreca costretto a trattenere Felipe Anderson lanciato a rete da un disimpegno errato di Valdifiori: provvedimento giusto e qualche timida protesta biancoceleste che riteneva il terzino passibile di una sanzione più severa considerata la zona di campo. Al 33’ lo stesso Barreca entra in area laziale e va a sbattere su Wallace, situazione che ricorda il famoso episodio Iuliano-Ronaldo del 1998, l’arbitro lascia proseguire ma i dubbi restano. Al 36’ è giustamente considerata regolare la posizione di Immobile tenuto in gioco da Zappacosta.
Al 49’ su un cross da sinistra a centro area biancoceleste si trovano Belotti e Benassi controllati dai rispettivi marcatori, l’attaccante colpisce il pallone (che termina a lato) ma Giacomelli fischia un fallo del centrocampista granata che sembra esserci. Al 59’ entrata pericolosa in scivolata di Parolo su Castan e conseguente ammonizione per lui. Al 61’ stessa sorte per Belotti il quale, dopo aver perso palla, entra in scivolata su Patric e viene punito anche per la scenata eccessiva di quest’ultimo. Al 77’ Parolo entra in gioco pericoloso su Obi rischiando la seconda ammonizione che però non arriva. Arriva invece il rigore decisivo a favore del Torino al 91’ proprio a causa di un intervento di Parolo che si trova sulla traiettoria del tiro di Ljajic interrompendola con un tocco di braccio apparentemente fortuito. Tuttavia il giocatore biancoceleste, pur non manifestando chiaramente volontà di intercettare il pallone, aumenta il suo volume corporeo con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone. Da annotare che Giacomelli inizialmente lascia correre ma, grazie all’intervento del suo assistente Di Paolo, si ravvede e decreta la massima punizione a favore dei granata.
Dopo questa partita salgono a quattro i pareggi del Torino con il fischietto triestino mentre restano quattro anche le vittorie a fronte di tre sconfitte.
E’ un arbitro scarso. Già l’intervento su Castan (almeno visto da dietro in primavera) sembrava al limite del rosso, poi su dopo quello su Obi dubbi non ce n’erano più, Parolo a quel punto doveva essere negli spogliatoi. Ma in generale ha proprio arbitrato male sulle situazioni normali di gioco,… Leggi il resto »
direzione di gara non convincente.parolo andava espulso.
Mediocrita’.