Dopo l’anteprima di ieri oggi è prevista l’invasione del popolo granata: alle 10 il taglio del nastro alla presenza delle autorità cittadine
Ora l’attesa è davvero finita. Il Filadelfia riapre i battenti e il popolo granata potrà finalmente riabbracciare la sua casa, a vent’anni dalla demolizione. Dopo l’anteprima per donatori, ex calciatori e giornalisti tenutasi nel pomeriggio di ieri, oggi sarà il giorno dei tifosi che durante tutto il giorno potranno visitare il nuovo Tempio granata. Verso le ore 10 è in programma il taglio del nastro alla presenza della sindaca Chiara Appendino e delle autorità. Di seguito la Fanfara della Brigata alpina Taurinense eseguirà l’Inno di Mameli e don Robella benedirà l’impianto. Dopodiché la musica di cantautori granata, condotti dallo speaker del “Grande Torino” – e di molti altri eventi granata – Stefano Venneri, accompagnerà il viavai di tifosi fino alle 19. Alle 21 poi giochi di luci bianche e granata, organizzati su iniziativa del Museo del Grande Torino, illumineranno il rinato Filadelfia: una festa per tutto il mondo Toro e un omaggio agli Invincibili che in questo Stadio hanno costruito la loro Leggenda.
Il primo dirigente granata a giungere all’interno dell’impianto è stato Antonio Comi che da pochi minuti ha varcato l’ingresso di via Filadelfia. Copiosa la folla in attesa di poter varcare i cancelli: c’è voglia di Fila. Tra i tifosi parte il coro “Chi non salta bianconero è”. Giunti nell’impianto alcuni ex giocatori tra cui Eraldo Pecci, mentre per la Regione Piemonte è presente l’assessore allo sport Giovanni Maria Ferraris. Arriva in questo momento il Torino di Sinisa Mihajlovic, accolto dagli applausi dei numerosi presenti. Arrivata in questo momento la sindaca di Torino Chiara Appendino, accompagnata dall’assessore allo sport Roberto Finardi. Arrivato in questo momento il presidente granata Urbano Cairo per il taglio del nastro. Le parole di don Robella dopo la benedizione dell’impianto: “Il Fila oggi diventa non ciò che è stato, ma ciò che sarà. L’obiettivo sarà quello di restare ancorati alle nostre radici, ma costruendo qualcosa di nuovo”. E’ giunto il momento: tagliato il nastro. Il Filadelfia è ufficialmente rinato. La Fanfara suona l’inno di Mameli. Ora riprodotto l’inno del 1926 dedicato alle casacche del Toro, pionieri dell’epopea granata.
Ora autorità e Fanfara si spostano in campo, dove avrà luogo il prosieguo della cerimonia. Continuano le marce eseguite dalla banda militare sul prato del Filadelfia. La squadra fa il suo ingresso in campo in questo momento, accompagnata dalle note suonate dalla Brigata Taurinense. Stefano Venneri, in campo con gli uomini di Mihajlovic, ricorda il Grande Torino e annuncia: “Siamo tornati a Casa!“. Ora risuona l’Inno del Toro all’interno dell’impianto, cantato da Valerio Liboni. Sono lunghissime le code all’esterno dell’impianto: tanti i tifosi desiderosi di entrare nel rinato Filadelfia. Nel frattempo in campo Stefano Venneri e don Robella ricordano don Aldo. Commosso il ricordo del cappellano granata: “Prima, mentre benedivo l’impianto ero sicuro che lui fosse lì con me, gli ho chiesto di darmi la forza. La sua presenza è stata fondamentale per permettere al Fila di risorgere”. Termina qui la cerimonia ufficiale, ma oggi le porte del Fila resteranno aperte sino alle 22: il popolo granata torna a casa!
Mentre continua la visita dei tifosi sul campo, si susseguono le testimonianze degli ex giocatori alternate a momenti musicali. Ora viene proiettato sul maxi schermo un video con i gol più belli siglati nella storia del Toro. Dopo le esibizioni di Eandi e Francesco Trimani, entra in campo Marco Ligabue, fratello del più noto cantautore e tifosissimo granata che suonerà con la maglia di Belotti. Intanto continua l’afflusso l’afflusso di persone all’interno dell’impianto.
Per tutto il pomeriggio vari cantanti si sono esibiti sul prato del Filadelfia, intorno alle 17 è stato il turno degli Statuto, poi quello dei Sensounico. Nel frattempo ancora migliaia di persone stanno entrando nell’impianto: sono oltre 50.000 i tifosi granata che da questa mattina si sono recati a visitare l’impianto.
per quanto riguarda il pastrocchio dei seggiolini, comperati da non so chi, mancanti di non so chi. sono seggiolini. in gioco ci sono cose che non sappiamo, tra quei seggiolini e tra quelle storie. c’è di mezzo cairo, in ogni caso. i giocatori sono spilorci, questo lo si è visto.… Leggi il resto »
la paura della serie b è la massima paura del tifoso del toro. hanno paura anche i cinquantenni, di questa onta insormontabile. così come lo sfottò del marameo: “noi abbiano vinto lo scudetto e voi nooo!” (solo un esempio, ma cantato). “spero di essere onesto intellettualmente”, come dice bene @Ispanico… Leggi il resto »
due giorni di emozioni intense che danno un senso ad oltre vent’anni trascorsi a lottare contro nemici più o meno visibili e lo scetticismo dilagante, giornate strappate al lavoro ed in parte alla famiglia per mantenere in vita un ideale che rischiava di trasformarsi in utopia, tutto questo provano oggi… Leggi il resto »
Grazie Claudio!
Bravo Claudio,due giorni fantastici,vissuti incontrando vecchi amici di torino,ma anche di Cuneo,Mondovì ,che non vedevo da tempo,parlando di toro,nessuno che storpia i nomi dei componenti della società,nessun lamento o ironie stupide,ma solo respirare aria in un quartiere completamente granata…fantastico!!
bravo
È da ieri sera che piango per sto post di claudio 55, ho finito la scorta di fazzoletti. Grazie claudio graazziiieeeehhhhh
uahhhhh
Si ispira a De Amicis…